titolo originale:
San Damiano
regia di:
cast:
Damian Eugeniusz Bielicki, Sofia Noviello, Alessio, Christopher, Costantino, Vincent, Dorota, Felice
sceneggiatura:
fotografia:
montaggio:
musica:
produttore:
produzione:
paese:
Italia
anno:
2024
durata:
86'
formato:
colore
status:
Pronto (08/02/2024)
premi e festival:
In fuga dai fantasmi del passato, Damian (35 anni, polacco) parte per Roma in cerca di una nuova vita.
Senza un soldo in tasca, arriva alla Stazione Termini. Invece di dormire per terra con i senzatetto, sale in cima a una torre sulle mura romane che sovrastano la stazione, facendone la sua nuova casa.
Sognando di diventare un cantante e assetato di amore, Damian si abbandona a Sofia, una senzatetto forte e carismatica. La loro storia d'amore divampa in mezzo al turbolento sfondo di Termini, catapultando Damian nel mondo capovolto di cameratismo e conflitti della comunità emarginata della stazione.
Qui, Damian trova la famiglia che non ha mai avuto. Ma con una psiche fragile, riuscirà a forgiarsi una nuova vita nel vortice di Termini?
Note di regia
Questo documentario è nato da un incontro fortuito. Dopo un anno di volontariato a distribuire pasti ai senzatetto con Sant’Egidio, una sera, presi dalla voglia di voler conoscere più a fondo questo mondo, abbiamo deciso di dormire una notte a Termini. Poco prima di coricarci si avvicina un giovane Polacco con una strana inflessione calabrese. Ci racconta una barzelletta, facciamo amicizia. Poi ci dice che lui non dorme per terra come gli altri, ma che si è conquistato una torre. Da questo incontro è nato il documentario.
Inizialmente affascinati da questo personaggio unico e pieno di energia, ci siamo addentrati nella sua vita, un giro sulle montagne russe tra i suoi sogni di diventare un cantante famoso e la durezza della strada, l’alcolismo. Attraverso di lui abbiamo conosciuto tutto il sottobosco di senzatetto che vivono intorno alla stazione, affianco a cui passano migliaia di persone ogni giorno (a Termini transitano oltre 150 milioni di persone ogni anno). Anche noi eravamo così, passavamo, li vedevamo, ma volgevamo lo sguardo dall’altra parte, soffocando sul nascere il disagio che si prova nel vedere persone vivere in quello stato perché, sebbene non facciano parte della società civile organizzata, fanno pur sempre parte di noi, dell’umanità.
Il documentario nasce proprio con questo spirito, di conoscere meglio queste persone.