Come gocce d'acqua

vedi anche

Trailer

clicca sulle immagini per scaricare le foto in alta risoluzione

Come gocce d'acqua

Come gocce d'acqua

titolo originale:

Come gocce d'acqua

fotografia:

montaggio:

scenografia:

produzione:

World Video Production, Ballandi, Bling Flamingo, Rai Cinema, con il contributo del Ministero della Cultura, con il sostegno di Regione Lazio

paese:

Italia/Francia

anno:

2024

durata:

97'

formato:

colore

status:

Pronto (20/09/2024)

premi e festival:

Jenny (Sara Silvestro) e Alvaro (Edoardo Pesce) sono padre e figlia. Lei è una giovane promessa del nuoto, lui un uomo silenzioso dal cuore ruvido. Il loro è un rapporto idilliaco fino a quando Alvaro lascia Margherita (Barbara Chichiarelli), la madre di Jenny, generando una profonda rottura con la ragazza. Ma quando Alvaro viene colto da un malore che lo costringe a cure e assistenza quotidiane, Jenny non riesce a voltargli le spalle e quella che in apparenza è una situazione difficile da accettare e gestire si rivela un’occasione per scoprire verità nascoste, svelare i lati più celati di entrambi, provare a rinascere e crescere insieme.

NOTE DI REGIA:
Il film ci racconta attraverso lo stile riflessivo della macchina da presa le evoluzioni emotive dei personaggi, il lento precipitare della vita di Jenny e Alvaro, ma anche la loro rinascita. Ci racconta l’amore – l’amore di una figlia verso il padre, ma anche l’amore più “egoistico” verso se stessi – con le sue conseguenze, la resistenza e la capacità di ricominciare a vivere nonostante tutto.
Il paesaggio del film sono gli esseri umani: lo sguardo della macchina da presa, le atmosfere visive e le singole inquadrature ne accompagnano le dinamiche psicologiche, i percorsi emotivi e i cambiamenti fisici. Le reiterazioni mimiche e atmosferiche del film seguono le evoluzioni fisiche, emotive e psicologiche dei personaggi, caratterizzando e scandendo lo sviluppo drammaturgico della scrittura e lo stile altrettanto riflessivo della macchina da presa, impegnata con il racconto della vita che scorre nel fluire del tempo. Un narrare in cui la rappresentazione dell’azione e della parte immanente della vita si fanno rarefatte, lasciando il posto al dolore, alle immagini immerse nel silenzio e nel tempo, al corpo e al volto degli attori, corpi e volti che spesso si sostituiscono alla parola.