Don’t let the sun (catch you crying) (opera prima)

titolo originale:

Don’t let the sun (catch you crying)

sceneggiatura:

Jacqueline Zünd, Arne Kohlweyer

fotografia:

Nikolai von Graevenitz

montaggio:

Gion-Reto Killias

scenografia:

Nicole Hoesli

costumi:

produzione:

Lomotion, CDV Casa delle Visioni, SRF Schweizer Radio und Fernsehen

paese:

Svizzera/Italia

anno:

2024

durata:

90'

formato:

colore

status:

In postproduzione (21/10/2023)

La storia è ambientata in un futuro prossimo dove, per effetto dei cambiamenti climatici, il giorno è diventato insopportabilmente caldo. Per questo tutta la vita sociale è stata spostata di notte, quando la temperatura risulta un po’ più tollerabile. Si va a lavorare di notte, le scuole aprono alla notte, la spesa la si fa di notte. Tutto accade di notte, mentre di giorno si dorme e la città si svuota, con il divieto tassativo per i più giovani e per i più anziani di uscire di casa, per i rischi che correrebbero a quelle temperature.
In questo mondo bollente, il caldo torrido dell’aria contrasta con il gelo delle relazioni umane, sempre più distanti, sempre più svuotate di affettività e di emotività. Jonah, il protagonista della storia, lavora per una delle varie agenzie che cercano di sfruttare questa condizione di isolamento e solitudine per offrire a clienti privati, donne e uomini soli e barricati in casa, il servizio di attori professionisti in grado di assumere il ruolo di stretti familiari senza generare le tensioni emotive che un vero figlio o marito potrebbero scatenare. Un giorno a Jonah viene chiesto di assumere il ruolo di padre della piccola e tormentata Nika. Lui accetta la proposta della madre, che spera che in questo modo la bambina superi la sua malinconica insofferenza e si apra un poco alla vita. Un viaggio in un germoglio imprevedibile di relazione che chissà mai se riuscirà a dischiudersi.