La cura

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La cura

La cura

titolo originale:

La cura

cast:

sceneggiatura:

Francesco Patierno, Francesco Di Leva, Andrej Longo, dal romanzo "La peste" di Albert Camus

fotografia:

montaggio:

scenografia:

distribuzione:

paese:

Italia

anno:

2022

durata:

87'

formato:

colore

status:

Pronto (22/09/2022)

premi e festival:

La storia della Peste di Albert Camus, ambientata originariamente
in Algeria nel 1947, si sposta nella Napoli dei nostri tempi. Una troupe cinematografica, durante i giorni più duri del lockdown, gira un film tratto dalla Peste di Camus. La realtà delle vite degli attori si alterna alla finzione dei personaggi che interpretano: gradualmente i due piani narrativi si uniscono.
Corso Umberto, il rione Sanità, le Terme, la stazione di Mergellina, l’Hotel Oriente, la prefettura, strade, angoli, per lo più deserti: Napoli in pieno lockdown. Una città spettrale e fuori dal tempo per la rilettura contemporanea di Francesco Patierno di La peste di Albert Camus, dove i sentimenti, le paure, i conflitti del libro scivolano armoniosamente dentro il disorientamento generato dalla pandemia, e pezzi di realtà, come un uomo disperato che urla di notte per strada, riflettono il testo. Un ospedale e i suoi medici e volontari, i funzionari, i commercianti, le persone normali, tutti si mescolano con una troupe che sta girando un film sulla Peste, in una coralità drammatica asciutta e coinvolgente. Chi vuole scappare. Chi decide di restare. Ma da soli non si resiste alla paura.

NOTE DI REGIA:
La Cura non è un semplice adattamento de La Peste di Camus, ma parte dalla storia ambientata in Algeria nel 1947, per raccontare con un meccanismo originale e coinvolgente i mesi che hanno cambiato il mondo, la società, le persone.
In particolare, il film sposta l’ambientazione del romanzo nella Napoli dei giorni nostri e, oltre a un lavoro sulla lingua e i dialoghi diventati vicini al parlato di tutti i giorni, si concentra su una struttura drammaturgica che riserva molte sorprese, sui grandi temi del disastro che ci ha colpito. La paura, il sentimento di separazione, il contrasto tra la scienza e la fede, e soprattutto la solidarietà e l’empatia tra le persone, come unico rimedio alla malattia.