Leg (opera seconda)

titolo originale:

Leg

fotografia:

Yerkinbek Ptyraliyev

paese:

Kazakistan/Italia/Germania/Francia/Taiwam

anno:

2025

durata:

75'

formato:

HD - colore

status:

In sviluppo/preparazione (21/04/2024)

Ulmas (40 anni) ha perso una gamba in un incidente. Lui e i suoi parenti si riuniscono per discutere della consueta tradizione uzbeka di seppellire la gamba amputata nel cimitero della futura tomba di Ulmas. Credendo nella superstizione e temendo la morte immediata dopo aver seppellito la sua gamba, Ulmas si imbarca in una missione disperata per trovare una soluzione alternativa, metodi di conservazione non convenzionali per il suo arto.
Queste opzioni includono la conservazione della gamba in frigorifero, ma i problemi elettrici del villaggio si rivelano impegnativi. Un'altra possibilità è quella di conservare la coscia nel miele. Ma i vincoli finanziari impediscono a Ulmas di acquistarne abbastanza. Ulmas nasconde abilmente la gamba nel frigorifero del suo amico, solo per affrontare un furioso confronto quando viene scoperta.
Mentre lo zio di Ulmas prepara una tomba per la gamba, Ulman tenta di nuovo di assicurarsi il miele a credito e considera di vendere l'unica mucca che ha. Tuttavia, i suoi sforzi falliscono, spingendolo a cercare un deposito temporaneo per la tappa a Tashkent. Ma durante il tragitto, i ritardi nei trasporti lo costringono a nascondere la gamba in una fogna, portando a uno scontro con la polizia.
Ulmas viene salvato da suo zio, ma la tensione sale quando scopre il tentativo di Ulmas di rubare il liquido di conservazione dalla scuola locale. Determinato a seppellire la gamba, lo zio la localizza, ma viene ostacolato da Ulmas, che fugge con essa. Durante questo viaggio in moto verso le grotte di Dugoba, dove la gamba potrebbe essere conservata mummificata, Ulmas perde la borsa dalla sua moto. Mentre cerca la gamba, cade tragicamente in un abisso e muore.
I parenti di Ulmas decidono a malincuore di seppellirlo senza la gamba, ma accettano di seppellirlo accanto al suo corpo, una volta ritrovato, secondo la tradizione.