NOTE DI REGIA:
Orson Welles rappresenta per il cinema, quello che è stato Giordano Bruno per la filosofia, in sintesi un artista che aveva capito e raccontato una verità che i detentori del potere dell’informazione avrebbero preferito tenere nascosta. Può sembrare paradossale che un regista in grado di girare “Citizen Kane” a soli 25 anni abbia poi trovato difficoltà a realizzare altri film per il resto della sua carriera, in realtà c’è una spiegazione a questo autolesionismo dell’industria cinematografica che verrà rivelata in “O – the fiRSt mOvie by aN alien”.
Se il filosofo vissuto nella seconda parte 1500 fu condannato al rogo in Piazza Campo de’Fiori a Roma per essersi rifiutato di rinnegare le sue idee, il rogo subito da Orson Welles, è stato l’ostracismo al quale fu condannato per aver rivelato che spesso i confini tra verità e finzione sono molto labili. Credo sia giunto il momento di rendere giustizia al coraggio ed al genio di Welles”.