titolo originale:
La Calle pura
regia di:
cast:
Bryan Darroman, Toro Darroman, Yonder Darroman
fotografia:
montaggio:
musica:
Salvatore Versace, Boyrebecca
produttore:
produzione:
Mediterraneo Cinematografica, Calle Pura Production
paese:
Italia / USA
anno:
2024
durata:
120'
formato:
colore
status:
In postproduzione (26/06/2024)
Parte documentario, parte reggaeton-drama, LA CALLE PURA è un ritratto della Cuba contemporanea, visto attraverso i sogni e le difficoltà quotidiane di una famiglia Afro-Cubana che lotta per trovare il proprio posto, mentre sull'isola si apre l'era post-Socialista. Questa storia di iniziazione patriarcale ruota attorno a Bryan, a suo padre Toro e a suo zio Mio, fratello gemello di Toro. I tre vivono tra l'Avana e Alamar, il più grande progetto abitativo di Cuba, e si occupano della famiglia allargata. Quando Bryan inizia ad affrontare l'età adulta e le responsabilità, guarda ai suoi due modelli, fisicamente identici ma opposti, alla ricerca dell'uomo che vuole essere. I gemelli, a loro volta, proiettano su di lui le proprie ambizioni e frustrazioni, mentre affrontano la vita quotidiana con visioni diverse della famiglia e dell'imprenditoria, offrendo uno sguardo sul passato e sul futuro del Paese. La peggiore crisi economica degli ultimi decenni è lo sfondo in cui si vedono i tre uomini sfruttare la mancanza di beni di prima necessità per acquistare e rivendere oggetti, attraversando costantemente la linea di confine tra il nuovo settore privato e il mercato nero, tra legalità, profitto e sopravvivenza. Mentre si verifica la più grande migrazione di massa nella storia di Cuba, Bryan, Toro e Mio sono i volti dei cubani che stanno re-immaginando l'isola come un luogo in cui vogliono vivere: sono quelli che restano. LA CALLE PURA esplora la mascolinità, l'amore e la fede, in un luogo dove il conteggio ripetitivo di preziose merci avvolte nella plastica è un rituale mistico quanto una preghiera agli Spiriti Orisha. Il viaggio dei tre uomini riflette la maturità di un Paese che si trova a un bivio. Se nessuno sembra essere padrone del proprio futuro, siamo tutti condannati a ripetere gli errori dei nostri padri?