La gioia

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La gioia

La gioia

titolo originale:

La gioia

sceneggiatura:

Giuliano Scarpinato, Benedetta Mori, dall’opera teatrale "Se non sporca il mio pavimento - Un melò" di Giuliano Scarpinato, Gioia Salvatori

fotografia:

montaggio:

paese:

Italia

anno:

2025

durata:

108

formato:

colore

status:

Pronto (24/07/2025)

premi e festival:

Gioia è un’insegnante di liceo che non ha mai conosciuto l’amore, se non quello opprimente dei genitori, con cui vive ancora. Tra gli studenti della sua scuola c’è Alessio, un ragazzo, che usa il suo corpo come uno strumento per rimediare qualche centinaio di euro e aiutare sua madre, cassiera in un supermercato. Tra Alessio e Gioia nasce un legame proibito, fragile e inspiegabilmente necessario per entrambi. Ma il desiderio di un riscatto sociale e umano per Alessio è un veleno silenzioso che gli impedisce di farsi conquistare definitivamente dalla dolcezza disarmante di Gioia. Così, distrugge tutto e cancella l’unica persona che lo abbia mai amato.

NOTE DI REGIA:
L’irruzione di Alessio nella tranquilla esistenza di Gioia, che non conosce la vita se non attraverso i libri e l’amore attraverso Flaubert, non può che produrre un’irreversibile collisione. Gioia e Alessio sono due personaggi ricreati nella fantasia, nell’invenzione cinematografica per dare corpo al sentimento di isolamento che caratterizza il nostro presente. Attorno a loro si dibattono disperatamente figure meschine, incattivite dalla vita di una provincia feroce. Il senso che ne deriva è quello di un disperato abbandono, di un cupio dissolvi, una volontà di annientamento che avvelena l’esistenza. Il sacrificio laico di Gioia, che con la tenace purezza dei propri sentimenti non si è conformata al cinismo del mondo, segna la definitiva impossibilità di redenzione dal male per chi il male ha commesso.