titolo originale:
I diari della Sacher - I quaderni di Luisa
regia di:
fotografia:
montaggio:
musica:
produttore:
produzione:
Sacher Film, Tele +, Rai Tre
paese:
Italia
anno:
2001
durata:
27'
formato:
DV Cam/Betacam SP - colore
status:
Pronto (01/07/2001)
premi e festival:
E’ la storia di Luisa T. che si sposa a 18 anni, che mette al mondo due figli, che si occupa della casa e dei lavori in campagna. A 35 anni decide di scrivere un diario. Anche prima aveva scritto saltuariamente alcune pagine della sua vita, dei suoi sogni e desideri su dei quaderni che poi però aveva bruciato e strappato perché illeggibili e sgrammaticati. Dal 1981 i quaderni diventano l’unico interlocutore per una Luisa sempre più sola e disperata che inizialmente si limita a descrivere la noia ripetitiva delle sue giornate di casalinga con un marito-padrone che non ama e che non la ama, e poi via via riesce ad affidare a questo amico muto e paziente -che sopporta tutti i suoi errori e la sua ignoranza- anche la narrazione dei suoi primi moti di ribellione e tutto il dolore che altrimenti nessuno ascolterebbe.
E’ un lavoro dedicato alle madri che non sono scappate da casa. A quelle che si sono sacrificate per i figli e hanno sopportato tutto (violenza, dolore, solitudine, depressione) pur di non abbandonare i figli a un “padre che padre non era”. Un sacrificio inutile, che ha rovinato 25 anni della vita di una donna e buona parte delle esistenze dei figli.
E’ un ‘ritratto in nero’ sulla non-esistenza di Luisa come giovane donna e moglie di tanti anni, su un non-luogo (Luisa non ha più una casa, né un letto suo; solo scatoloni sparsi in giro), sulla sua negazione come madre, non più riconosciuta né accettata dai figli.
In cerca di spiegazioni e di risposte, da tutto questo ‘nero’, ora esce solo il suo viso, come una parola luminosa.