titolo originale:
Paul a Mayerling, un ritratto
titolo internazionale:
Paul in Mayerling, a portrait
regia di:
cast:
Paul Vecchiali, Hélène Surgère, Malik Saad, Mariane Basler, Philippe Bottiglione, Roland Vincent
sceneggiatura:
fotografia:
montaggio:
musica:
produttore:
produzione:
paese:
Italia
anno:
2025
durata:
78'
formato:
colore
status:
Pronto (03/02/2025)
Paul a Mayerling, un ritratto è il racconto, personale e corale, di un'esistenza indissolubilmente legata al cinema. A metà degli anni Duemila, il caso mi porta ad incontrare Paul Vecchiali online. Da quel momento nasce un rapporto segnato da un vivace confronto sul cinema e sulla vita. Nel 2009 gli chiedo di poter girare il backstage del suo prossimo film. E’ così che ha inizio la lunga elaborazione di Paul a Mayerling, un ritratto.
A lungo e passo dopo passo, il progetto raggiunge il suo compimento all’inizio del 2025, con l’aiuto di tanti amici che, come in una staffetta, hanno contribuito alla realizzazione di questo documentario.
Mayerling è il titolo del film di Anatole Litvak del 1936, interpretato da Danielle Darrieux, che ha segnato il suo destino di cineasta. Mayerling è anche il nome della casa nel sud della Francia in cui ha vissuto e realizzato i suoi ultimi film. Una casa trasformata in set, fabbrica del cinema, abitazione, hotel, studio.Un luogo in cui le storie e i personaggi si sommano, si accavallano, a loro volta si intrecciano, lasciando la loro memoria fra le stesse mura in cui sono stati generati. Storie di un cinema che è sempre stato altro rispetto al contesto comune: "Per me il quotidiano è oberato da questo bisogno di far esistere l'immaginario che ho costantemente in movimento nella testa. Costantemente, costantemente. Credo che morirei se non lasciassi parlare il mio immaginario”. Tredici anni dopo, Paul osserva sé stesso e i suoi collaboratori che lo raccontano, integra parti mancanti, si commuove, dà ulteriori spiegazioni. Con la stessa passione di un tempo racconta il suo cinema, pensato “per invadere piuttosto che per evadere”.
Un'idea di cinema, di estetica, di relazione e responsabilità con l’arte e con la vita.