Erion

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Erion

Erion

titolo originale:

Erion

cast:

Vincenzo Crea, Claudio Segaluscio, Giovanni Filannino, Giovanna Rito, Francesco Casulli, Leonardo Resta

sceneggiatura:

fotografia:

produttore:

produzione:

vendite estere:

paese:

Italia

anno:

2025

durata:

14'

formato:

colore

status:

Pronto (19/05/2025)

premi e festival:

  • Festival del Cinema Europeo di Lecce 2025: Puglia Show Competition
  • Raindance Film Festival 2025: Narrative Shorts Competition
  • RIFF - Roma Independent Film Festival 2025: Italian Short Film Competition
  • Queer Shorts Vienna 2025
  • Mix Mexico Mexico City 2025: Short Film Competition
  • Vicoli Corti Film Festival Massafra 2025: Short Film Competition
  • Shorts Mexico Mexico City 2025: International Queer Short Programme
  • Mix Milan 2025: Short Film Competition
  • Seoul International Pride Film Festival 2025
  • Esslingen Queer Film Festival 2025

Ambientato agli inizi degli anni Duemila “Erion” è la storia di una breve relazione estiva tra Christian, universitario che vive al Nord ma che ogni estate torna nel luogo natio dei genitori, ed Erion, italiano di seconda generazione, figlio di immigrati albanesi. La fine della bella stagione segna anche quella di un sentimento impossibile da coltivare per due ragazzi appartenenti a contesti così diversi e con un destino che sembra annunciato.

NOTE DI REGIA:
Mi sono sempre chiesto quale sia il limite tra la libertà personale e le convenzioni sociali; tra ciò che siamo e ciò a cui, in qualche modo, apparteniamo e in cui crediamo: una domanda che forse non troverà mai risposta, o almeno non in modo assoluto e valido. Da qui, però, e anche da esperienze personali, partono la mia indagine e le mie domande sui "sentimenti". Sono nato nei pressi di Bucarest e ci sono rimasto fino all'età di 17 anni. Sono cresciuto circondato da diversi tipi di persone e background. Da adolescente lo trovavo bello e stimolante; solo dopo ho capito tutte le contraddizioni che quel mondo conteneva. Famiglie con proprie regole e "tradizioni" che vivevano in modo totalmente diverso rispetto alle "nostre" vite, a come si viveva nella Capitale. In quei contesti che sentivo così lontani da me nascevano bambini con un destino segnato.” - ha dichiarato Marius Gabriel Stancu.