Nella pelle del drago

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Nella pelle del drago

Nella pelle del drago

titolo originale:

Nella pelle del drago

titolo internazionale:

In the Dragon’s Skin

sceneggiatura:

montaggio:

produzione:

Exformat Movie, in collaborazione con Associazione culturale Con.Tatto, con li sostegno di Trentino Film Commission

paese:

Italia

anno:

2025

durata:

60'

formato:

colore

status:

Pronto (20/02/2025)

premi e festival:

Può un’opera d’arte diventare controversa al punto da polarizzare intorno a sé simpatie ed antipatie fino a dividere un’intera comunità e spingere qualcuno a darle fuoco?
Nella pelle del Drago è un’esplorazione del complesso rapporto tra Uomo, Arte e Natura ma anche un’indagine su un drago al di sopra di ogni sospetto e una crime-comedy documentaria che profuma di legno, in salsa country.
22 agosto 2023. Tutto ha inizio con l’incendio doloso della scultura in legno “Drago Vaia”, opera dell’artista Marco Martalar sull’altopiano di Lavarone, in Trentino. Il film indaga nelle pieghe del territorio e della piccola comunità di montagna, messa in crisi dal dolo, alla ricerca di indizi, responsabilità e colpevoli. Perché forse proprio il successo inaspettato di quella scultura, nata come risposta alla terribile Tempesta Vaia, è all’origine di tutto. Mentre l’indagine si sviluppa con testimonianze e prove, un uovo di legno compare all’improvviso sui resti bruciati della scultura. L’artista è di nuovo all’opera, perché si sa, i draghi non muoiono con il fuoco, casomai rinascono, più grandi e arrabbiati di prima.

Note di regia

Ho conosciuto Marco qualche anno fa e sono rimasta incuriosita dal suo saper recuperare e poi plasmare il legno, ridandogli vita per produrre bellezza, in una visione di rinascita.
Nel mio percorso professionale ho sempre portato avanti un filone dedicato all’arte, in tutte le sue forme e colori e dopo il documentario su Arte Sella e sul Mart, sentivo di aver trovato un’altra storia sul territorio da scoprire e raccontare, in questo caso la scultura, l’artigianato d’eccellenza. La storia di Marco poi non era interessante solo dal punto di vista artistico ma anche per il fenomeno sociale che le sue opere generano. Migliaia di turisti sono arrivati in Trentino per ammirare il suo Drago Vaia, un fenomeno curioso e controverso, si è parlato di turismo da selfie, di opere fini a se stesse, un clamore inaspettato. E come ha reagito Marco e il piccolo paese di fronte a tutto questo successo?
Da sempre amo raccontare le storie del mio territorio, le unicità che lo compongono, le piccole grandi storie di comunità che sembrano vivere sospese dal mondo ma che sanno distinguersi per qualcosa e che aprono, come in questo caso, a temi più ampi, trasversali.
Poi però, il Drago Vaia è stato bruciato e la storia di Marco si è spostata su altri piani ancora...
Da qui nasce Nella pelle del Drago una storia che unisce il mio interesse per il processo creativo e produttivo di un’opera, il Drago Vaia Regeneration, nato dalle ceneri del primo drago. In più c’è la sfida di realizzare un racconto con toni grotteschi: un’indagine sul dolo del Drago Vaia, la comunità con il suo territorio, silente e rumoroso, con i suoi inediti personaggi, in tutti i suoi chiaroscuri, contraddizioni, verità e complessità. Ma anche un racconto che parla di morte e rinascita, di natura e delle responsabilità individuali e collettive nei confronti di essa.