A casa non si torna

vedi anche

sito ufficiale

titolo originale:

A casa non si torna

cast:

Maria Tarozzi, Simonetta Succi, Latifa Rhanami, Michela Marella, Licia Diamanti, Reina Saracino, Franca Rame

produttore:

produzione:

Sonne Film, con il sostegno di Fondazione Argentina Altobelli, CGIL Emilia Romagna, CGIL Nazionale, SPI Bologna, CGIL Imola, UDI Bologna, Friuli Venezia Giulia Film Commission, Emilia-Romagna Film Commission

paese:

Italia

anno:

2012

durata:

60'

formato:

HD - colore

status:

Pronto (01/01/2012)

premi e festival:

  • Doc in tour 2013
  • Festival dell’Immaginario/ImmaginarioTV 2012
  • Corto Imola Festival 2012
  • Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli 2012
  • Incontriamo gli Autori 2012
  • ViaEmili@DocFest 2012
  • Labour Film Festival 2012
  • Milano Film Festival 2012
  • Trani Film Festival 2012
  • Elimo Film Fest 2012
  • Approdi 2012
  • Estate Doc 2012
  • Docudì 2012

“…i lavori “faticosi”, oggi, come nel passato sono considerati lavori preclusi alle donne…ah ah…ma cosa mi raccontate? Le donne li hanno sempre svolti questi lavori ma senza che nessuno li riconoscesse.” (Franca Rame)
Ci sono Lavori considerati maschili che le donne svolgono già da tempo. Lavori duri e massacranti che testimoniano la caparbietà e il coraggio di alcune donne che, nel silenzio generale, continuano a superare i limiti imposti da un malinteso senso comune.
Le protagoniste del documentario si fanno testimoni delle difficoltà che alcune lavoratrici sono costrette ad affrontare, ma anche dell’ orgoglio che hanno nel condurre il proprio lavoro e la propria esistenza.
Oltre alle vicende personali delle protagoniste, scandiscono la storia alcuni estratti dallo spettacolo Tutta casa, letto e chiesa nella parte chiamata “Il risveglio”, nel quale Franca Rame impersonifica in maniera ironica, un universo di sentimenti ed emozioni a lungo represse dalle donne degli anni settanta.
Inoltre, Franca Rame presta la sua voce in apertura e chiusura del documentario: su un’animazione, la voce dell’ attrice traccia una riflessione sul processo di emancipazione femminile dall’ 800 fino ad oggi.
Un mosaico di esperienze, di oggi e di ieri, che racconta le difficoltà del vivere quotidiano, in una società disegnata da uomini, ma che al contempo, porta alla luce la volontà di non arrendersi e di vivere la vita felicemente anche attraverso le difficoltà.