titolo originale:
Ci sedevamo sul tappo - Porto Rotondo il borgo inventato
regia di:
sceneggiatura:
montaggio:
musica:
Moses Concas
produttore:
produzione:
paese:
Italia
anno:
2025
durata:
60'
formato:
colore
status:
Pronto (27/06/2025)
Siamo agli inizi degli anni ’60, da poco la Sardegna è stata bonificata dalla malaria dalla Fondazione
Rockefeller. Due giovani fratelli veneziani, Nicolò e Luigino, rampolli della rinomata casata veneziana
Donà dalle Rose, trascorrono le estati in barca sulle coste della Sardegna gallurese. Qui scoprono, a pochi
chilometri da Olbia, uno specchio d’acqua perfettamente rotondo e completamente selvaggio, che viene
chiamato Poltu Ridundu. I Donà dalle Rose acquistano allora tutto lo specchio d’acqua che negli anni ’60
e ‘70 diventerà una delle località turistiche più conosciute al mondo: il paradisiaco Porto Rotondo. Le
trattative per l’acquisto dei terreni, tutti appartenenti a varie famiglie galluresi con lo stesso cognome - i
Deiana - è la parte più interessante dell’operazione immobiliare che porta Nicolò e Luigino a contatto con
una civiltà millenaria fatta di pastori che hanno sempre vissuto il mare come un nemico da cui difendersi,
un orizzonte portatore di assalti pirateschi. Ed ecco che improvvisamente il mare da nemico diventa
amico soprattutto per quelle donne sarde che avevano ricevuto in eredità i terreni sul mare perché
considerati di scarso valore. Proprio quei terreni, ora, valgono molto di più di quelli dell’entroterra e i
compratori devono vedersela con giovani donne che si trovano fra le mani un tesoro. Il sogno dei Donà
è quello di creare non un semplice insediamento turistico ma un museo a cielo aperto, un borgo sul
mare all'insegna della filosofia della polis greca.
Quella di Ci sedevamo sul tappo è una storia affascinante e con risvolti inediti, raccontata in prima
persona dai fondatori Luigino Donà dalle Rose e Chiara Donà dalle Rose - figlia di Nicolò, scomparso
dopo la tragica morte del figlio - e dallo scrittore Marcello Fois che rappresenta la voce della Sardegna
che ha visto sempre con sospetto la smeraldizzazione delle coste. Tra gli altri intervistati figurano Nicola
Pietrangeli, Carolina Rosi, Enrico Vanzina, gli eredi delle famiglie galluresi che vendettero i terreni e tanti
altri personaggi i cui destini sono legati a Porto Rotondo. Nel mezzo si innestano vicende personali,
aneddoti e tante storie: i rapimenti, le faide tra famiglie, gli incendi, le scorribande da rotocalco, il
fallimento economico dei Donà, la nascita della Certosa di Berlusconi fino al blocco del mercato
immobiliare e l’avvento dei Russi.