titolo originale:
Lettera di un Sicario
regia di:
cast:
sceneggiatura:
montaggio:
musica:
Roberto Ribuoli
produzione:
distribuzione:
vendite estere:
paese:
Italia
anno:
2024
durata:
14'
formato:
b/n
aspect ratio:
4:3
status:
Pronto (01/11/2024)
premi e festival:
Dopo tanti anni Sicario ha l’occasione di rivedere Marco, il suo migliore amico. Questa volta, però, ha l’ordine di ucciderlo. Non lo vede dagli anni della Liberazione, ma è come se fossero rimasti sempre insieme. Sono due facce dello stesso paese, una rivolta al futuro, l’altra al passato. Ma il passato riemerge dall’ombra, per trascinare il futuro con sé.
NOTE DI REGIA:
L’uomo diventato Sicario è un’ombra, un fantasma che osserva le sue prede nell’oscurità mentre il tempo scorre. È un predatore, come un felino, che caccia per istinto, perché è la sua natura. Non si perde in distinzioni tra buoni e cattivi: per lui esistono solo la vittima e il committente. Ma un giorno tutto cambia. Gli viene assegnato un incarico che lo destabilizza: la sua prossima preda è Marco, il suo migliore amico del passato.
Marco lo aveva conosciuto durante la Liberazione, quando erano ancora ragazzi col sogno di ricostruire il proprio Paese. Tra loro era nato un legame d’amicizia unico, profondo, irrequieto, destinato – così pensavano – a durare per sempre. Marco era diventato l’incarnazione del cambiamento, un rivoluzionario democratico, un pastore pronto a difendere le persone dai lupi. L’uomo che le folle avrebbero ricordato.
Il Sicario, invece, non aveva mai saputo raggiungere le sue aspirazioni. Si era sentito bloccato nella sua velleità, impotente, persino invidioso del trionfo del suo amico. Così aveva fatto la sua scelta: trasformarsi in lupo, deciso a vendicarsi sulla vita e, in fondo, anche su Marco. Aveva scelto di distruggere, non di (ri)costruire.
Il Sicario sta scrivendo questa lettera come una confessione a Marco, che è il destinatario, ma anche come preparazione alla sua ultima missione: la resa dei conti che attende da venticinque anni. Anche lui, a modo suo, è diventato un rivoluzionario, ma dalla parte buia della storia, quella a cui ha sempre sentito di appartenere.
Questo film è raccontato attraverso materiali d’archivio dell’AAMOD, girati dagli anni Quaranta agli anni Settanta. È un viaggio nella storia italiana, che si intreccia con l’evoluzione e la fine di un’amicizia unica, quella tra Marco e il Sicario.