titolo originale:
Waking hours
regia di:
fotografia:
montaggio:
produttore:
produzione:
vendite estere:
paese:
Italia
anno:
2025
durata:
78'
formato:
colore
status:
Pronto (21/07/2025)
premi e festival:
Sulla soglia della foresta, furtive presenze umane si radunano attorno al fuoco, mentre in lontananza rimbombano colpi di armi da fuoco. Non distante, un muro di metallo affilato marca l’inizio dell’Europa.
Un clan di passeurs afgani vive nell’attesa di persone da traghettare dall’altro lato del confine, vagando attraverso il labirinto di una notte perpetua e senza sonno.
Note di regia
Questo film nasce dalle profondità della foresta come spazio reale e immaginario, dove la materia del visibile si sfalda. La foresta sulla rotta balcanica non è sfondo né cornice, ma il corpo vivo e il cuore pulsante, luogo di spaesamento e trasformazione.
È insieme barriera e rifugio, un teatro oscuro e una dimora provvisoria per le persone che la percorrono. Lì, ogni forma si dissolve, e le traiettorie individuali dei passeurs che la abitano, emergono come voci singolari che attraversano il buio.
Cinema del reale e teatro si fondono, in un dialogo continuo tra ciò che si mostra e ciò che si nega alla visione. La massa oscura che invade il fotogramma è una condizione esistenziale: buio di foresta, buio di paura, buio di desiderio, buio dell'invisibilità politica.
La rotta balcanica è una presenza persistente che lavora ai margini dell'inquadratura e che il film cerca di far entrare senza mai mostrarla.
Alla logica dell’investigazione istituzionale opponiamo una contro investigazione poetica e civile, che non cerca colpevoli ma crea ascolto. La foresta è la nostra barca. Il cinema, il nostro attraversamento.