titolo originale:
Cumpartia
regia di:
cast:
Ivan Locci, Isauro Locci, Patrizia Orrù, Andrea Pellegrino
montaggio:
musica:
Masino
produzione:
CSC Carbonia della Società Umanitaria, in collaborazione con Sbis-Sistema Bibliotecario Interurbano del Sulcis, Coop progetto S.C.I.L.A. , UCCA - Unione Circoli Cinematografici Arci, Circolo Arci Il Calderone
paese:
Italia
anno:
2025
formato:
colore
status:
Pronto (29/09/2025)
Ivan ritorna a casa dopo tre anni di lontananza. Ritorna nel Sulcis in Sardegna dopo aver lavorato in Francia come viticoltore. È ritornato per fare il vino con i genitori nella loro piccola azienda. Il suo ritorno a casa è un viaggio interiore sospeso e rarefatto dove le persone e le cose lasciate nel passato e ritrovate nel presente si incontrano nella dimensione emotiva e solitaria del protagonista. Si tratta di una riflessione sul rapporto con le proprie radici sul rapporto fra generazioni sul cosa significa essere figli e su come si vedono i padri e le madri tra malinconie del passato e l’energia necessaria ad affrontare il presente.
Note di regia
Io sento che Cumpartia per me rappresenta un momento di transizione dentro il mio percorso cinematografico.
Forse perché è un film che racconta un passaggio di vita importante per il protagonista che si trova in bilico fra le intenzioni ancora vive del passato e l’energia di nuove prospettive. È un film minimale che tratta di cose primarie ed essenziali: confrontarsi con le proprie radici. Chiedersi che cos’è la terra e quale senso si nasconde dietro ad un albero che cresce. Un film sulla solitudine sulla malinconia e sulla gioia necessaria della condivisione nato proprio dall’incontro inaspettato con un gruppo di amici vecchi e nuovi che mi ha fatto sentire almeno per una volta ancora la bellezza e il privilegio di raccontare una storia.