titolo originale:
Più de la vita
regia di:
cast:
Michele Sambin, Pierangela Allegro
sceneggiatura:
fotografia:
montaggio:
produzione:
paese:
Italia
anno:
2019
durata:
75'
formato:
colore
uscito il:
07/10/2019
premi e festival:
Il film racconta quattro decenni del percorso artistico di Michele Sambin, pioniere della videoarte
e del cinema sperimentale degli anni ’70, ideatore di performances, spettacoli teatrali, opere pittoriche,
partiture sonore.
La sua è una creatività incessante che mescola immagini, idee, progetti in una ricerca che lo allontana
da vie battute e da schemi prestabiliti.
L’impresa artistica di Sambin incrocia e sperimenta le diverse tecnologie nel loro evolversi, dal
video analogico alla pittura digitale, dagli strumenti tradizionali alla musica elettronica.
Attraverso le opere e il lavoro dell’artista, il film offre uno sguardo diretto sull’arte intesa come
lavoro concreto che attraversa il tempo e trasforma lo spazio.
Materiali d’archivio si alternano a riprese quotidiane che colgono l’artista intento nel suo lavoro
negli ambienti che egli stesso ha materialmente costruito e che ne ri flettono il carattere artistico
e la personalità: la casa “nord” nel centro storico di Padova e la casa “sud” nell’aperta campagna
salentina.
La casa nord ri flette la dimensione introspettiva, la vita dedita al lavoro, orientata costantemente
al fare; quella sud la necessità di apertura, il ritrovato rapporto con gli elementi naturali.
Il titolo, Più de la vita, deriva da Ruzante, drammaturgo italiano del ‘500 molto amato da Sambin
che nella sua ultima lettera/testamento ri flette sull’importanza di una vita che deve essere vissuta
con consapevolezza e intensità: una vita larga, più che lunga.
Il film si sofferma sull’importanza dell’arte nella società contemporanea senza astrazioni intellettuali,
ma entrando in una dimensione intima e concreta col lavoro artistico.