titolo originale:
Almost Nothing
regia di:
fotografia:
montaggio:
produttore:
Serena Gramizzi, Laurence Ansquer, Bram Crols
produzione:
Bo Film, con il contributo del Ministero della Cultura, Tita Productions, Associate Directors, Regione Emilia-Romagna Film Commission, Région Provence-Alpes-Cote d’Azur con il sostegno di CNC, France Télévisions, France 3 Auvergne Rhone Alpes, PROCIREP, VAF – Vlaams Audiovisueel Fonds, Belgische Tax Shelter maatregel
distribuzione:
vendite estere:
paese:
Italia / Francia / Belgio
anno:
2018
durata:
74'
formato:
colore
status:
Pronto (04/02/2019)
premi e festival:
C’era una volta una cittadella al confine franco-svizzero chiamata CERN. Secondo Alvaro de Rujula, una delle eminenze della comunità scientifica che “manda avanti la baracca”, i fisici sono più modesti degli architetti poiché costruiscono le loro cattedrali sottoterra. Poco dopo, un altro sostiene, senza ironia, che “probabilmente le scoperte più importanti sono state fatte nella caffetteria”.
Come si poteva immaginare, Anna de Manincor e il collettivo ZimmerFrei vanno in direzione opposta a quella dei film dedicati a questa istituzione. Lasciano il Bosone di Higgs o le onde gravitazionali sullo sfondo a beneficio degli esseri umani che lavorano in questo labirinto di corridoi, fili e parti metalliche di alta precisione alla ricerca di “quasi nulla”. Sottotitolato “CERN – Experimental City”, Almost Nothing guarda con acutezza, a volte con umorismo, la vita di questa comunità piuttosto speciale, una vera esperienza umana e sociale i cui attori sembrano inventare ogni giorno le regole di funzionamento”.
Emmanuel Chicon per Vision du Rèel
Quando si pensa alla scienza, si focalizzano le grandi scoperte: il Bosone di Higgs! Le onde gravitazionali! A volte si dimentica che cosa succede tra una scoperta e l’altra: c’è un gruppo di persone che continua a fare un lavoro metodico. Al confine tra Svizzera e Francia c’è una cittadella chiamata CERN, una comunità internazionale di migliaia di persone che lavorano con un obiettivo comune. Come possono lavorare per anni – talvolta per decenni – come un unico, enorme cervello collettivo? Che cosa cercano?