titolo originale:
Veliani - Una stagione all'inferno
titolo internazionale:
Veliani - A Season in hell
regia di:
sceneggiatura:
fotografia:
montaggio:
musica:
‘A67, Elisabetta Serio
produzione:
paese:
Italia
anno:
2025
formato:
colore
status:
Pronto (15/09/2025)
Scampia, Napoli.
La sera del, 22 luglio 2024, segna l’inizio della fine. La fine di un’epoca. In seguito al crollo di un ballatoio, all’interno della Vela celeste, muoiono tre persone. Una tragedia che, dalla sera alla mattina, ha portato allo sgombero coatto di centinaia di nuclei familiari che abitavano nelle ultime Vele di Scampia rimaste in piedi. È la storia dei Veliani, come con orgoglio si autodefiniscono gli abitanti di quei mostri di cemento diventati famosi in tutto il mondo. Il calvario di un “popolo” che ha vissuto “una stagione all’inferno” come direbbe il poeta, Arthur Rimbaud. Un viaggio iniziato alla fine del 1980 quando, dopo il terremoto del 23 novembre che in Campania fece 3000 morti e 200.000 sfollati, migliaia di famiglie vennero a occupare le case ancora in costruzione alla periferia nord di Napoli tra cui quegli strani palazzi che nella forma ricordavano la vela di un’imbarcazione. Sono migliaia le persone che, in oltre quarant’anni, si sono succedute nelle Vele. Generazioni cresciute tra mura di cartongesso e amianto, liquami e cumuli di immondizia, ambienti in cui non entrava nemmeno il sole. E che oggi, dopo essere stati abbandonati al loro destino, sono stati costretti a lasciare le loro case senza alcuna garanzia. È iniziata così la ricerca spasmodica di alloggi che ha portato alla disgregazione di un’intera comunità, persone che, da un giorno all’altro, hanno perso tutto. Una via crucis che dall’inferno delle Vele, li ha portati in case di passaggio, un purgatorio in cui espiare i propri peccati, prima di essere ammessi alle case nuove, il tanto agognato paradiso che il Comune dovrebbe consegnargli nel giro di qualche anno. Il documentario racconta la storia di questa odissea. Oltre ai ricordi, alle paure e alle speranze degli abitanti delle Vele, ci sono le voci del quartiere: il prete delle Vele, Aessandro Gargiulo, l’insegnante, Elvira Quagliarella, il presidente dell’Ottava Municipalità di Napoli, Nicola Nardella. Gli scrittori Maurizio de Giovanni e Valeria Parrella, il cantante Franco Ricciardi e gli ‘A67, band che prende il nome dal quartiere. La street artist, Trisha Palma, l’ex capo del commissariato di Polizia di Scampia, Michele Spina. Lo storico, Marcello Ravveduto, il fotografo, Mario Spada, l’attrice Cristina Donadio, Mitzi Di Salvo, figlia dell’architetto Franz Di Salvo, i calciatori del Real Vele e Mirella La Magna dell’associazione, GRIDAS.
Un racconto che ripercorre anche la storia delle Vele e del quartiere fino ad arrivare alla faida di camorra del 2004-2005, tra il clan Di Lauro e i cosiddetti scissionisiti, e alla conseguente narrazione criminale che ha attraversato il quartiere e che l’ha fatto conoscere in tutto il mondo facendolo entrare nell’immaginario collettivo come topos del male.