L’ombra del gigante

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L’ombra del gigante

L’ombra del gigante

titolo originale:

L’ombra del gigante

titolo internazionale:

The shadow of the giant

cast:

Edoardo Minetti, Achille Schinca, Michele Pella, Gianpiero Gregorio, Adriana Mallarini, Adriano Marchese, Paolo Lambertini, Martina Zei

fotografia:

distribuzione:

paese:

Italia

anno:

2025

durata:

70'

formato:

colore

status:

Pronto (06/10/2025)

Nel cuore della Val Bormida sorgeva un gigante: Ferrania, fabbrica e mito del Novecento. Per oltre ottant’anni ha prodotto pellicole che hanno portato il genio italiano nel mondo, costruendo una comunità e un sogno collettivo. Non era solo industria: era villaggio operaio, dopolavoro, cultura, sport, vita. Oggi, di quella potenza titanica, resta soltanto un’ombra tra capannoni vuoti e memorie vive. L’ombra del gigante racconta l’ascesa e il declino di questa eccellenza industriale e sociale. Lo fa attraverso archivi, testimonianze e lo sguardo di Achille Schinca, operaio dal 1962. Girato nello stabilimento dismesso, il film riporta alla luce un mondo dimenticato. Un viaggio nel tempo, sull’identità industriale e sull’appartenenza a una storia comune.

Note di regia

La storia di Ferrania mi ha sempre affascinato perché non parla solo di industria, ma di vita. Era una fabbrica che produceva pellicole, ma soprattutto costruiva un mondo: case, spazi culturali, attività sportive, amicizie, identità e speranze di futuro per migliaia di persone. Raccontare Ferrania significa raccontare un sogno collettivo, un futuro che sembrava non avere fine. Girare all’interno dello stabilimento dismesso è stato come entrare in una cattedrale del Novecento: muri che custodiscono voci, gesti, memorie. Ho voluto intrecciare queste tracce materiali con le testimonianze di chi c’era, restituendo emozioni, ricordi e orgoglio. A ispirarmi è stato Achille Schinca: per anni ho ascoltato i suoi leggendari racconti sulla Ferrania, rimanendone affascinato fino a immaginare un film in cui la sua vita personale diventasse filo conduttore per narrare la storia della fabbrica. Questo lavoro non è solo un omaggio a una grande eccellenza italiana, ma anche una riflessione sul tempo che passa, sulla fragilità dei sogni industriali e sulla forza della memoria. Attraverso la vicenda di Ferrania cerco di indagare il significato dell’appartenenza a un luogo e a una comunità: cosa resta, oggi, di quel gigante? E cosa ha ancora da dirci nel nostro presente?