Negli ultimi decenni di globalizzazione, innumerevoli comunità rurali in tutto il mondo sono state abbandonate: dal Midwest americano fino ai villaggi montani italiani, luoghi come Tatti hanno affrontato l’estinzione. In questo piccolo borgo italiano, incastonato tra le colline della Maremma toscana, gli anziani rimasti sembravano aver perso la speranza, incapaci di reinventare un mondo che stava scomparendo. La loro quotidianità, fatta di lavoro nei campi e di legami con la terra, era segnata dalla lotta per la dignità, la solidarietà e l’unità di un’intera comunità. Tutto cambia con l’arrivo di forestieri come il regista Ruedi Gerber, la cui amicizia con gli ultimi agricoltori locali, i fratelli gemelli Marco e Massimo, innesca una silenziosa rinascita. Insieme ai nuovi arrivati, i residenti di lunga data iniziano a recuperare le terre abbandonate, a riscoprire la collaborazione e a costruire un futuro condiviso, affrontando sfide comuni come lo spopolamento, l’agricoltura locale e l’impatto dell’agroindustria.