Bartolomeo è un marchese fiorentino. La sua famiglia, tra alti e bassi, in sette secoli di storia se l’è sempre cavata. Certo i bassi sono stati spesso molto bassi! Causa: il gioco… Il gioco è stata infatti sempre l’attività principale degli avi di Bartolomeo con una fondamentale differenza però tra lui e loro: nessuno prima di Bartolomeo aveva perso l’intero patrimonio, compresa la storica villa di famiglia.
Colonnino, Cotolino e Cartolina sono tre plebei dei nostri giorni. Sono gli amici di Bartolomeo, gli amici della vita, in due parole compagni di giocate: scommesse, puntate, poker e roulette… Tentare la sorte per loro è una droga, una ragione di vita, un motore, “un balsamo di giovinezza”.
Un marchese, un lavapanni, un fioraio e un ambulante una mattina decidono di cambiare vita, di fare il salto di qualità: giocare veramente, dopo anni persi tra ippodromi, cinodromi, squallide agenzie e ricevitorie del lotto… Coordinati da Bartolomeo, deciso a riappropriarsi della sua villa, e assistiti dalla fortuna raccolgono il denaro necessario per organizzare viaggio e puntata alla roulette di Saint Vincent.
Dopo una notte magica, ricca di emozioni, colpi di scena e fiati sospesi Bartolomeo, sostenuto moralmente dai tre amici, sbanca il Casinò. La gioia è grande, incontenibile, ma un marchese è sempre un marchese… e concedere la rivincita è d’obbligo.
Perdono tutto… ma rimane ancora un’ultima speranza: un biglietto del SuperEnalotto.