Epoché (opera prima)

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Epoché

Epoché

“Epoché” (Sospensione), è il titolo di una coreografia interpretata da una danzatrice (Barbara Uccelli) che, attraverso tre distinti movimenti esprime il concetto di vincolo/ricerca/ liberazione (intesa come “sospensione”), accompagnata dalla voce di una cantante (Simona Barbera).
La coreografia, rappresentata nella parte centrale del film (e da cui prende il titolo), è un pretesto per sintetizzare il contenuto della storia: un racconto corale costituito dall’intreccio di sei diversi episodi legati tra loro dai rispettivi protagonisti che spesso s’incrociano e dalla frequentazione di questi di un ambiente comune.
Un’attrice in crisi lascia il compagno, un regista teatrale, ad una settimana dalla prima: di qui, la conseguente ricerca frenetica di una sostituta.
Un impresario teatrale distratto dalle condizioni di salute della figlia riesce a farsi manipolare da un direttore di teatro impreparato e si fa’ scavalcare da un assistente arrivista.
Tre artisti di strada convivono nella stessa casa, tutto funziona fino a quando uno si allontana, avendo in mente un altro progetto.
Due fotografi che lavorano in società, ma che sono spinti da stimoli professionali molto diversi, entrano continuamente in conflitto fino a separarsi.
Le vicissitudini dei personaggi del film appaiono distinte, ma al contrario essi sono in stretta correlazione ed interdipendenza tra loro tanto da influenzare, seppure a distanza, i rispettivi destini, destini incompleti che restano quindi in “sospensione”.