titolo originale:
Casomai
regia di:
cast:
sceneggiatura:
fotografia:
montaggio:
scenografia:
costumi:
musica:
produttore:
produzione:
distribuzione:
vendite estere:
paese:
Italia
anno:
2002
durata:
114'
formato:
35mm - colore
aspect ratio:
1.85:1
sonoro:
Dolby Digital
uscito il:
30/04/2002
premi e festival:
Tommaso e Stefania s'incontrano, s'innamorano, si sposano. Nasce un bambino, Andrea. Una storia d'amore romantica, passionale, equilibrata e sana al tempo stesso. Intorno a loro un mondo di amici, genitori, conoscenti, colleghi ed estranei provvisoriamente coinvolti, si emoziona, consiglia, pontifica insomma, partecipa alla loro vita. Fino a che punto questa partecipazione, che apparentemente fa solo da sfondo, non s'insinua invece dentro il loro mondo affettivo, condizionando in modo tacito , emozioni e decisioni? I nostri sentimenti sono solo "nostri", frutto della nostra capacità di amare ed odiare, o sono in qualche modo di tutti, di chi approva o disapprova anche a fin di bene, di chi incoraggia o scoraggia, forse addirittura con un secondo fine? Quello magari di adeguare anche l'amore ad un comportamento sociale più produttivo e conveniente?
Quelli che si amano troppo dopo un po' diventano pesanti! meglio cercare di farli rinsavire ! Qualche consiglio qua e là, giusto per far percepire lo scontento. Non ne servono molti, perché poi, c'è la vita , che è molto brava ad impantanare un amore che vola troppo alto. E cosi, a suon di problemi quotidiani -niente di tragico, cose che capitano, fatica, frustrazione sul lavoro, i soldi che non bastano mai, una malattia, neanche più il tempo di guardarsi in faccia- ecco che qualcosa cede, Stefania e Tommaso diventano una coppia come tante altre. Una coppia che non lotta più, che non crede più nel reciproco aiuto, che litiga senza sapere perché. Fino a non sopportarsi più, fino alla separazione. E gli altri, gli amici che approvano e disapprovano a loro piacimento, sono contenti? No, ma nemmeno scontenti, sono partecipi di un comune senso di fallimento che più è condiviso e più è rassicurante: se tutti sbagliano, vuol dire che sbagliare è quasi giusto!
C'è sempre un casomai in agguato, di cui tenere conto: casomai andasse male, casomai ci stancassimo, casomai ci odiassimo. La speranza sembra davvero morta. Ma morta non è, perché quello che sembra essere un ineluttabile sentiero già percorso da Stefania e Tommaso, è solo uno sguardo su un futuro possibile, ma non inevitabile.