titolo originale:
Figlio di penna
regia di:
sceneggiatura:
fotografia:
montaggio:
scenografia:
costumi:
musica:
produttore:
produzione:
paese:
Italia
anno:
2001
formato:
colore
status:
Pronto (23/04/2002)
premi e festival:
Carlo e Marta, nell’impossibilità d’avere figli, adottano “a distanza” Vinicio, bambino orfano dell’est europeo, intrattenendo con lui un rapporto epistolare. Bel gesto, a cui però non seguirà mai una conoscenza diretta, con la motivazione, non si sa quanto sincera, di non privare il piccolo del suo ambiente e della sua cultura. I due mondi restano quindi troppo distanti perché vi sia una reale possibilità di comprendersi. Mentre Carlo e Marta conducono una vita all’insegna dei buoni sentimenti e della moralità, il povero Vinicio percorre una strada già segnata: droga, violenza, prostituzione. Alle candide esortazioni dei genitori, Vinicio risponde con pietose bugie, dettate forse dalla volontà di non spezzare l’unico legame con un mondo a cui sogna di appartenere. Al termine del percorso, Vinicio si ritrova solo, vestito da donna, su una montagna di rifiuti, pestato a sangue da un nemico di strada, quando vede un aereo solcare alto il cielo.
In. quel momento, Vinicio accarezza il sogno della sua vita. Si presenta dunque per la prima volta ai suoi genitori, ignaro del destino che lo attende.