titolo originale:
Il posto dell'anima
titolo internazionale:
The soul's haven
regia di:
cast:
Michele Placido, Silvio Orlando, Claudio Santamaria, Paola Cortellesi, Imma Piro, Flavio Pistilli, Maria Laura Rondanini, Davide Rossi, Donato Placido, Alessandra Albo, Andrea Bayer, Andrea Pollutri, Domenico Baiocco, Ennio Tozzi, Ermanno Grassi, Federico Di Flauro, Firpo Geminelli, Franco Di Nardo, Luciano Di Pietro, Michela Santini, Michele Buccini, Nicola Soria, Paolo Gileno, Paolo Setta, Sandro Ruotolo, Sergio De Guglielmo
sceneggiatura:
fotografia:
montaggio:
scenografia:
costumi:
musica:
produttore:
produzione:
Albachiara, Rai Cinema, con il contributo del Ministero della Cultura
distribuzione:
paese:
Italia
anno:
2003
durata:
106'
formato:
colore
uscito il:
09/05/2003
premi e festival:
La sede di Campolaro della Carair, multinazionale americana produttrice di
pneumatici comunica l'imminente chiusura e il conseguente licenziamento di
tutti gli operai, molti dei quali, provenienti dallo stesso piccolo paese delle
montagne circostanti.
Gli operai non si vogliono arrendere, reagiscono e si organizzano: la fabbrica
viene occupata, nasce un sito internet. Il caso passa dalle televisioni locali al TG
regionale, fino ad acquisire risonanza nazionale.
Intrecciate alla lotta, le vicende personali degli operai e delle loro famiglie:
Antonio, il protagonista, sogna di tornare a vivere nel paese d'origine; Salvatore, sindacalista, ha un rapporto conflittuale con il figlio Giannino diciottenne disoccupato; Mario cerca una via alternativa al lavoro in fabbrica, avviando insieme ad alcune mogli dei suoi compagni una produzione di pasta fresca.
Gli operai tentano un gesto estremo andando fino alla sede mondiale della
Carair e raggiungono un accordo per un piano di ristrutturazione.
La Carair annuncia invece che lo stabilimento verrà chiuso definitivamente.
Ormai l'interesse intorno alla vicenda si è spento e gli operai si ritrovano soli.
Nonostante tutto, come ogni anno al paese si festeggia Santa Gemma, e la
Pupazza simbolo di una cultura locale ancora molto forte brucia altissima.