Miss Candace Hilligoss’ Flickering Halo

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Miss Candace Hilligoss’ Flickering Halo

titolo originale:

Miss Candace Hilligoss’ Flickering Halo

cast:

Candace Hilligoss

sceneggiatura:

scenografia:

produzione:

paese:

Italia

anno:

2011

durata:

13'

formato:

b/n

aspect ratio:

16:9

status:

Pronto (27/07/2011)

premi e festival:

L'inizio è un altro film, un noir americano dei primi anni '60, sviscerato e sventrato, le cui immagini torturate e “detournate” si organizzano in strutture precarie, fragili, mutevoli, in intrecci multipli di trame in collasso costante.
Provocare la deflagrazione di un sistema chiuso attraverso un dispositivo di implosioni a catena.
Dimenticare quel che si vede mentre ancora lo si osserva, e immergersi nella vibrazione ottica primitiva. Un urlo senza un perchè.
L'occhio umano può vedere grazie a fotorecettori, presenti sullo strato esterno della retina, sensibili alla luce emessa o riflessa dagli oggetti. La luce viaggia nel tempo e nello spazio a una certa velocità. Ad esempio, la luce solare impiega 8 minuti per arrivare ai nostri occhi, quella delle altre stelle diversi anni luce. Ma anche la luce generata o riflessa da un oggetto o una persona sulla Terra impiega un dato tempo, seppur ridotto e infinitesimale. Osserviamo sempre il passato, mai il presente. Esiste una distanza (brevissima, eterna) tra noi e l'immagine che abbiamo della realtà.
Anche tra pensiero e azione, tra pensiero e linguaggio, troviamo una distanza simile, che è quella necessaria a trasmettere il segnale tramite impulsi elettrici dal cervello alle diverse parti del corpo.
“Miss Candace Hilligoss' flickering halo” è un film su questa distanza, sull'intervallo che contemporaneamente separa e unisce, sul silenzio tra le parole, e il nero tra le immagini. E' un film contro la dialettica degli opposti, montato secondo il principio d'indeterminazione di Heisenberg, e che ricorre al fenomeno della persistenza retinica come strumento espressivo.