La fine di un poeta è una vera fine? Una riflessione su Pier Paolo Pasolini e sulla sua morte "cercata". Un omaggio alla sua Roma, uno sguardo attraverso i suoi occhi e la sua estetica; percorrendo le sue strade e incontrando i suoi "fantasmi".

NOTE DI REGIA:
“Se l'andava cercando” é una suggestione. Rappresenta la presenza indelebile di ciò che resta, perché é stato. Un omaggio al poeta Pier Paolo Pasolini, ai suoi luoghi, alla sua estetica e alle sue parole: i luoghi simbolo della “sua” Roma, volutamente senza artifici scenografici, sono colti nella loro essenza presente e si popolano dei “fantasmi” del passato. Il poeta rincontra i suoi luoghi, i suoi personaggi; rincontra ciò che ha lasciato, in un cortometraggio che, nel suo essere reale-e-surreale, celebra strade, cieli e persone al di là del tempo, immaginando Pasolini camminare ancora una volta per le “sue” strade e con i suoi personaggi, in un'opera che nel suo mescolare passato e presente si colloca volutamente fuori da riferimenti temporali rigidi, con il puro intento di evocare.