La Flame

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La Flame

La Flame

titolo originale:

La Flame

cast:

Felix Maritaud

fotografia:

montaggio:

scenografia:

Dario Nolè, Antonia Dorsi

costumi:

Floriana Serani

produzione:

paese:

Italia

anno:

2019

durata:

13'

formato:

colore

aspect ratio:

2.39:1

status:

Pronto (29/07/2019)

premi e festival:

  • Social World Film Festival 2020: International Competition
  • Cinemadamare 2020: Main Competition
  • Olbia Film Network 2020
  • Festival del Cinema Europeo 2020
  • Benevento BCT Festival 2020
  • Festival international du film court ed du documentaire de Casablanca 2020
  • Lamezia terme international film festival 2019: Premio del Pubblico
  • Visioni corte international film festival 2019
  • Gaeta cortofiction italia 2019
  • Yes Let’s Make a Movie Film Festival 2019

Steso sul letto, in posizione fetale, un uomo aspetta una chiamata. Controlla morbosamente il telefono fino a quando la telefonata arriva. Sarà questo l’ultimo passo verso una sua caduta definitiva o finalmente la sua occasione di rinascita?

NOTE DI REGIA:
L’idea di girare questo cortometraggio risale a diversi anni fa, ma non riuscivo a trovare l’interprete adatto che potesse dare un volto al personaggio che avevo scritto insieme a Stefano Skalkotos. Volevo essere sicuro della scelta, visto che la camera da presa per quasi tutto il tempo si sarebbe dovuta soffermare necessariamente su di lui. Poi, ho conosciuto Félix Maritaud e subito ho capito che era l’attore che cercavo. Sono volato a Parigi per parlargli di persona del progetto e da subito c’è stata una forte sintonia su quello che volevamo fare e nel modo in cui volevamo fare.
Nel frattempo, avevo iniziato a preparare La flame con Marco Santoro, con cui produco tutti i miei lavori con la nostro casa di produzione Naffintusi. Avevo già avuto diversi incontri sia con il direttore della fotografia Davide Manca, sia con lo scenografo Dario Nolè (con il quale collaboro da un paio di anni, specialmente sui videoclip), sia con Teho Tardo (al quale avevo chiesto di comporre le musiche per questo lavoro).
Una volta avuto l’ok da Félix, siamo stati pronti per girare: due giorni di ripresa molto serrati, chiusi in un loft romano, con una troupe essenziale, sia per ragioni di spazio sia perché volevo creare una forte intimità che permettesse a Felix di dare il meglio sul set. E cosi credo sia stato. Mi sono concentrato prima di tutto su di lui, sui suoi sguardi, sul suo stato d’animo e sui suoi piccoli gesti, che andavano di pari passo con la recitazione. Credo che anche la luce scelta per girare abbia permesso di caratterizzare maggiormente il personaggio e ciò che sta vivendo.