titolo originale:
Tu che dici?
titolo internazionale:
What do you think?
regia di:
cast:
Loredana Cinelli, Pietro Leonardi, Emilia Moretta, Maria Rosa Toma, Marco Bianchi, Diana Porcù, Andrea Marcucci, Stefano Panza
sceneggiatura:
fotografia:
montaggio:
Livia Carusi
produttore:
produzione:
paese:
Italia
anno:
2019
durata:
20'
formato:
colore
status:
Pronto (01/12/2019)
premi e festival:
Marco entra in un negozio di ottica per acquistare un paio di occhiali da sole. Nel negozio conosce la commessa, Ambra, da poco trasferitasi a Roma dal suo paese natale di Roccasecca. I due iniziano a parlare, apparendo subito in sintonia, così passano un pomeriggio insieme, che termina al bed and breakfast in cui alloggia Ambra e tra i due scatta un colpo di fulmine. I ragazzi appaiano razionali e poco impulsivi, ma tra loro c’è una forte attrazione e al termine del loro pomeriggio passato insieme sembrano conoscersi da una vita e si danno appuntamento al giorno dopo nel negozio di ottica, entrambi fortemente desiderosi di rivedersi.
Il giorno dopo, Marco si presenta all’appuntamento, ma Ambra non c’è. La proprietaria del negozio gli dice che in quel negozio non ha mai lavorato nessuna persona di nome Ambra. Marco prova ripetutamente a telefonare ad Ambra, ma il cellulare risulta sempre spento. Si reca al bed and breakfast dove era stato il giorno prima, ma il proprietario gli dice che lì non alloggia nessuna persona di nome Ambra. La ragazza è misteriosamente scomparsa nel nulla e nessuno sembra conoscerla.
Soltanto dopo diversi mesi, quando Marco è ormai rassegnato, pur non potendo fare a meno di ripensare alla misteriosa ragazza che le aveva fatto perdere la testa, i due si ritrovano e Marco scopre il motivo della scomparsa di Ambra e della risposta che aveva avuto dalla proprietaria del negozio e dal proprietario del bed and breakfast.
NOTE DI REGIA:
La sceneggiatura del cortometraggio è stata scritta partendo da un soggetto inizialmente concepito per un lungometraggio. La prima metà del corto ha volutamente un ritmo piuttosto lento, come sarebbe stato nella versione lungometraggio. L’intenzione era quella di accompagnare “in diretta” lo spettatore nelle dinamiche che fanno scoccare il colpo di fulmine tra i protagonisti, rendendo partecipi dei sentimenti che nascono nel giro di un tempo molto breve. La seconda metà ha un ritmo più veloce, ma senza omettere una ricostruzione completa di ciò che ha portato alla misteriosa scomparsa della protagonista. Nel cortometraggio troviamo diversi elementi che si combinano: i sentimenti forti di un colpo di fulmine, la forza di quei sentimenti che restano intatti dopo mesi di lontananza, nonostante le poche ore trascorse insieme, il mistero di una scomparsa apparentemente inspiegabile, resa tale dal fatto che le persone che conoscono la ragazza affermano di non averla mai conosciuta, la paura di una ragazza che teneva dentro di lei le cicatrici di un fatto traumatizzante.