Padre Z.

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Padre Z.

Padre Z.

titolo originale:

Padre Z.

regia di:

cast:

Giacomo Laser, Marco Antonini, Fabrizio Andriulo, Deian Martinelli

sceneggiatura:

montaggio:

produzione:

paese:

Italia

anno:

2024

durata:

20'

formato:

b/n

status:

Pronto (01/02/2024)

premi e festival:

  • Beijing International Short film festival 2024: Selezione Ufficiale
  • Laceno d'oro 2024: Selezione Ufficiale

Antonello invia una lettera-confessione ad una rivista religiosa, sperando che venga pubblicata. Nella stanza di un ospedale, un prete giace a letto convalescente in seguito ad un terribile incidente automobilistico. Padre Z., attraverso la sua rubrica “Colloqui col Padre”, risponde alle lettere dei suoi cari lettori con incrollabile convinzione, aiutato dal devoto e rassegnato assistente Domenico. Ogni busta è marchiata dai conflitti esistenziali della natura umana. Alcune sono sgualcite e macchiate di lacrime, altre ornate di suppliche disperate o commenti ironici sulle sfide apparentemente insormontabili della vita. L’ultima lettera è quella di Antonello, nella quale viene rivendicato il brutale omicidio di un ragazzino. La lettera ha i tratti di un racconto macabro e grottesco e lascia il dubbio di colpevolezza come uno spettro che aleggia nella stanza.

NOTE DI REGIA;
Nel film, tutte le lettere e le relative risposte sono interamente tratte dalla rubrica “Colloqui col Padre”, pubblicata sul settimanale di ispirazione cattolica Famiglia Cristiana. Il personaggio di Padre Z. è liberamente ispirato alla figura di Don Giuseppe Zilli, direttore della rivista dal 1954 al 1980. La lettera finale di Antonello, attinge dal romanzo Morte Sospesa di Attilio Lolini. Le lettere sono state accuratamente selezionate attraverso un processo laborioso che mira a tessere un arazzo di dubbi esistenziali molto diversi tra di loro. Questo processo di sintesi ha portato all’individuazione di nove lettere che rappresentano in maniera esaustiva uno spaccato delle paure e dei desideri dell’Italia di quegli anni. Ma nello scambio tra il sacerdote e il suo gregge risuonano gli stessi drammi del presente.