vedi anche
titolo originale:
Il sibilo lungo della Taranta
titolo internazionale:
The long hiss of the Tarantula
regia di:
cast:
Cici Cafaro, Niceta Petrachi (aka “la Simpatichina”), Cosimino Surdo, Cosimo Chiriatti, Pantaleo Bianco, Luigi Palma
sceneggiatura:
fotografia:
montaggio:
produzione:
paese:
Italia
anno:
2005
durata:
88'
formato:
Digi Beta Pal/DV - colore
aspect ratio:
4:3
sonoro:
Dolby stereo
status:
Pronto (03/04/2006)
premi e festival:
Il Salento, estrema punta meridionale della penisola italiana, è caratterizzata per la presenza di una
particolare specie di ragno, indagato per secoli da medici, musicologi e antropologi.
La Taranta è un ragno mitico, ma reale che appare come simbolo egemonico della cultura salentina: questo
piccolo animale pizzicava soprattutto le donne, iniettando un veleno neutralizzabile solo attraverso il ballo
che avveniva al suono della pizzica- musica terapeutica suonata per guarire- per poi recarsi alla cappella di
San Paolo a Galtina per chiedere la grazia.
Musica e poesia nel film, sono le chiavi per aprire i confini del territorio e passare attraverso sogni e realtà:
esplorando il Salento quale metafora del Sud-Italia, si raccontano storie di donne oppresse, di emigranti e
braccianti che cantavano canzoni d’amore e di lavoro sotto il sole cocente.
Le loro memorie e narrazioni, il loro modo di cantare e di suonare oggi si confronta con l’esplosione
musicale della pizzica che ritorna dal passato con il suo carico simbolico e prende corpo in un festival, La
Notte della Taranta, capace di attirare in agosto a Melpignano, piccolo centro della Grecìa salentina,
migliaia di appassionati di musica e di turisti contagiati dal ritmo travolgente dei tamburelli e dal suono di
una grande orchestra popolare composta da oltre sessanta cantanti e musicisti.
Una clamorosa festa di popolo ha preso il posto al dolore che, fino agli anni Settanta, affliggeva le persone
morse dalla taranta e loro famiglie.
Nonostante trasformazioni e contaminazioni musicali, la pizzica svolge ancora una funzione liberatoria:
costringe tutti a ballare senza sosta, fino all’alba, come in un clamoroso rito collettivo.
Protagonisti del film sono gli anziani poeti-cantori-contadini del Salento, le anziane cantanti-contadine, le
cantanti e i musicisti dell’Orchestra della Notte della Taranta, con la partecipazione di Pino Zimba, guidati
dal maestro concertatore Ambrogio Sparagna, le poetesse e i poeti del laboratorio sulla parola e sulla
scrittura di testi poetici guidati dal maestro s/concertatore Giovanni Lindo Ferretti. Un’esperienza collettiva
che nutre lo spirito musicale del territorio e segna la continua trasformazione della musica popolare.