Giallo?

Cosa spinge l’anziano fiorista Zemeli (Carlo Cantore) a trascorrere tutto quel tempo davanti al televisore, a guardare servizi giornalistici sull’uccisione di ex-nazisti nascostisi in Sud America? Chi sono le persone in quella videocassetta arrivata dall’Israele che sembra attirare tanto il suo interesse? L’uomo è una vittima, un carnefice o forse entrambe le cose? Con Giallo? Antonio Capuano abbandona temporaneamente le storie dalla forte carica immaginativa ambientate nella sua natia Napoli, come Pianese Nunzio: 14 anni a maggio, e opta per una vicenda dai toni austeri ambientata nel nord d’Italia e popolata da personaggi dall’esistenza chiusa e quasi impenetrabile. Zemeli, uno scapolo attempato e meticoloso, conduce una vita scandita da cene consumate davanti al televisore e le commissioni che giungono al suo negozio di fioraio. Il giallo irrompe quando si scopre protagonista delle immagini violente e spettrali che scorrono sullo schermo del suo televisore. Capuano e il direttore della fotografia Luca Bigazzi utilizzano con sapienza gli elementi del noir e, creando un equilibrio tra ironia e pericolo, danno vita ad un’atmosfera di suspense che avvolge questo uomo normale fino all’ambiguo finale del film. Questo nuovo film italiano viene presentato a Taormina in anteprima mondiale.