È il 1957: Luciana ha nove anni, e scappa dalla cerimonia della comunione. Barricata nel bagnetto di casa urla alla mamma: “Io lì non ci torno perché sono comunista!” Luciana è comunista come il fratello Arturo, più grande di lei, malato di epilessia, che le ha trasmesso la passione per lo spazio; Luciana è comunista come il papà, al quale proprio perché era comunista non hanno fatto il funerale in chiesa. Luciana è comunista come la cagnetta Laika lanciata nelle stelle, alla quale pensa spesso con malinconia. E così Luciana cresce convinta che l’Unione Sovietica condurrà la rivoluzione e che lei un giorno cambierà il mondo. Ma la vita non è mai come te l’aspetti, perché gli americani arriveranno per primi sulla Luna e l’Unione Sovietica sparirà. Tutto questo, però, Luciana non lo può prevedere e col tempo capirà che il sogno è più importante dell’effettiva conquista.