titolo originale:
Taglionetto
titolo internazionale:
Deep Within
regia di:
cast:
sceneggiatura:
Giuseppe Pizzo
fotografia:
montaggio:
scenografia:
costumi:
musica:
Luigi Seviroli, Attilio Errico Agnello
produzione:
distribuzione:
vendite estere:
paese:
Italia
anno:
2011
durata:
90'
formato:
35mm - colore
uscito il:
16/03/2013
Un ragazzo, Giovanni Zanardo, massacra la propria famiglia in provincia di Brindisi durante una
normalissima notte e in stato confusionale va a costituirsi.
Una psichiatra dai capelli neri e dallo sguardo determinato sui 36 anni, Anna Benanzio, con sua
figlia Vera si trasferisce negli stessi giorni da Brescia a Brindisi, sua città d’origine, dove da anni
non vive più e dove è rimasto l’anziano padre, Mario, che Anna non vede da mesi. Anna è una di
quelle dure che ha passato anni a studiare e ad affermarsi professionalmente, anni durante i quali ha
dovuto crescere da sola la figlia Vera, nata dal rapporto fallimentare con un uomo che ha subito
abbandonato la famiglia. Per lei la psichiatria è una missione, ma negli ultimi mesi prova come un
senso di stallo e di insoddisfazione nella sua vita. Inoltre è stufa di vivere a Brescia, della sua aria
nordica e efficiente che però manca di gioia e di calore.
Il padre di Anna è rimasto vedovo e solo e dopo la morte della moglie non ha mai voluto trasferirsi a
Brescia con la figlia, ma c'è un altra morte che pesa sulla famiglia, quella di Marco, il fratello
gemello di Anna, morto quando i due avevano 14 anni in circostanze misteriose e orribili. Mesi dopo
venne catturato lo scemo del villaggio, un poveraccio scompensato e idiota che non aveva mai fatto
male a nessuno. Ma il corpo macellato di Marco pesa ancora sulla coscienza di Anna, che ha scelto
la psichiatria per evitare che questo accada di nuovo. Arginare la follia è il compito che lei si è data
per fare in modo che suo fratello non muoia mai più.
Ad Anna viene chiesto dall’avvocato Felisi, un amico di lunga data, di occuparsi della perizia
psichiatrica di Zanardo, che secondo l’avvocato al momento della strage era incapace di intendere e
di volere e pertanto non merita l’ergastolo...