Gli anni verdi

titolo originale:

Gli anni verdi

regia di:

sceneggiatura:

Viviana Forzati

scenografia:

Anca Rafan, Alessio Costantini

produzione:

paese:

Italia

anno:

2011

durata:

110'

formato:

colore

Periferia di Roma, zona dell’Agropontino
ROBERTO FEDELI 45 anni consulente finanziario, è un marito esemplare, da anni conduce un’esistenza regolare al fianco della moglie Francesca e dei graziosissimi figli Andrea e Nicole di 8 e 5 anni. Una bella casa, una macchina dalle ruote più grandi delle altre e tutti i week-end perfettamente organizzati.
Praticamente una famiglia modello.
LICEO PASCAL 4°D, Federico e Davide si trovano ad affrontare insieme l’adolescenza con atteggiamenti ed esperienze profondamente diversi, la loro è un’amicizia vera basata su una naturale vicinanza sebbene i due nutrano interessi radicalmente opposti.
Federico ama la musica mentre Davide passa ore a tirare pugni al sacco ed è una promessa del pugilato locale.
Pugni che vorrebbe tirare molte volte anche Augusto sul muso dei suoi clienti che ogni giorno per 8 lunghissime ore carica e scarica dal suo taxi. A stento trattiene una sottile rabbia che ostenta davanti ad un plasma sempre acceso mentre abbraccia la fedele compagna BIANCA, tenera maestrina. Bianca accudisce nell’asilo della zona i pargoli di mezza Pomezia, “La Casa del Sorriso” è il luogo di riferimento per molti bambini e genitori di zone limitrofe.
Chi invece i bambini addirittura li spaventa è DIMITRI, ragazzetto esile dagli occhi incavati che gira solo su una vecchia bicicletta ed è incaricato di rifornire i distributori automatici dell’intero comprensorio Pascal dove sono presenti la scuola materna, le elementari , le medie e il liceo in un unico stabile.
Dalle 20 alle 20.10 vive nell’etere Vicky Margot al secolo Vittorina Martelli classe ’78, da anni studia il metodo di Strasberg e l’interpretazione sterile di Grotowski, o si perde nei libri di pensiero positivo dai nomi “Impara a domare la tigre dentro di Te” o “La via del successo in 5 mosse”.
Nell’arco di 6 mesi le esistenze dei nostri personaggi si ribalteranno radicalmente confondendo i contorni delle proprie vite in quelle degli altri e in fatti che coinvolgeranno poche persone o l’intera comunità che vive costantemente sovrastata dal grigio di palazzi ed emozioni.
Sempre a pochi e tantissimi Km da Roma, una zona tra provincia, campagna e voglia di essere metropoli.
ROBERTO vivrà una crisi finanziaria mai provata prima, la parabola sarà talmente discendente che lo porterà allo sgretolamento totale del mondo luccicante costruito in anni di “buon vivere”.
La separazione della moglie sarà solo il primo accadimento di una serie di vicende al confine tra il tragico e il ridicolo.
Con lo scopo di mantenere ad ogni costo un’immagine sociale fatta di benessere e valori incrollabili, compierà un gesto disperato. Il tentativo di rapinare il Bingo del paese.
FEDERICO e DAVIDE come tanti coetanei, si troveranno di fronte al problema di un amore non corrisposto. L’amore è quello omosessuale che Federico da tempo sente crescere per l’amico fraterno. Questo causerà incomprensione e distacco da parte di Davide verso l’altro e nel momento di confusione maggiore non esiterà ad umiliare di fronte a tutti.
Sarà un’inaspettata partenza scatenare un insperato ravvicinamento del burbero Davide verso l’amico con una scoperta importante.
Una scoperta terrorizzante sarà quella dei genitori che frequentano “La Casa del Sorriso”. BIANCA insospettabile maestrina diventa una spietata carceriera di bambini che vanno dai 3 ai 5 anni. La maestra da anni è un mostro che esercita violenze fisiche e psicologiche su bambini che non raggiungono neanche il metro d’altezza.
DIMITRI invece conoscerà la fiducia cadendo seppur per sole 2 ore negli occhi di una ragazza che per la prima volta comprenderà un intero mondo sotterraneo.
Il ragazzo vivrà per sempre nel ricordo svanito di quell’attimo, che anche se perso lo aiuterà a prendere finalmente coscienza di se.
VITTORINA detta Vicky invece la coscienza la perderà definitivamente. Una volta superato il sorriso di vetro col quale da 10 anni accompagna puntualissime previsioni meteo per i luoghi che vanno da San Felice Circeo a Spinaceto, la donna rovinerà nella ossessione di condurre un talk show da 2° serata, le tenterà tutte, addirittura inventando una formula di streap meteo notturno e dopo aver fallito senza soluzione di continuità ogni proponimento, chiuderà la carriera televisiva con un fallito tentativo di suicidio.
Questi i protagonisti della nostra vicenda, altrettanto fondamentale protagonista è l’AMBIENTE stesso. Un’area che fa della monotonia e dell’appiattimento di ogni sogno la sua caratteristica principale.
Altri personaggi ci raccontano un mondo esasperatamente calato nella ripetizione sistematica delle stesse cose. La TV sembra essere l’unica finestra su un mondo che non esiste.
L’epilogo di ogni vicenda sarà determinante per la vita di ognuno dei nostri personaggi.