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titolo originale:
Dreamland
regia di:
cast:
Tony Sperandeo, Franco Columbu, Ivano De Cristofaro, Marco Balestri, Alberto Sala
sceneggiatura:
Sebastiano Sandro Ravagnani, Ivano De Cristofaro
fotografia:
Massimo Zeri, Antonio Centomani, Stefano Rizzi
montaggio:
Emiliano Alberghini
scenografia:
Nadejda Avrionova, Giusy Polverino
costumi:
musica:
Pasquale Faggiano, Osvaldo Camacque, David Minelli, Ronnie Jones
produzione:
paese:
Italia
anno:
2011
durata:
94'
formato:
HD - colore
uscito il:
08/07/2011
Una storia (romantica e di formazione) a cavallo del tempo, per raccontare un classico viaggio di emigranti, dal sud Italia nel primo dopoguerra, verso la mmerica e tutto il tribolato percorso che giunge sino ad oggi, sempre in bilico tra le due sponde dell’oceano…
La vicenda ambientata nel 1951, inizia nel sud Italia per poi spostarsi, nello stato americano della California, in un quartiere di circa un chilometro quadrato chiamato, non a caso “little italy”.
Siamo a Fullerton, ma potremmo essere a Milwaukee, New York, Boston Chicago e in tante altre città d’America, dove le comunità italiane rappresentavano ancora una vasta componente del tessuto sociale e dove tendevano – nel loro stare racchiusi- a perpetrare usi, costumi, lingua e tradizioni di casa, ed una cultura dove sovente le ragioni erano la violenza e la sopraffazione.
La lotta tra bande rivali domina e condiziona la vita del sonnacchioso quartiere ed un ex pugile stimato da tutti, un tranquillo vedovo che si è riciclato in artigiano e falegname, spesso subisce angherie dai vari bullastri del quartiere. Ma il destino gioca scherzi sottili e quando il pugile riconosce nel capo di una banda il proprio figlio adottivo, decide di difenderlo e nel contempo di convertirlo alla lotta per i diritti umani e per una vita senza violenza.
La cittadinanza, mossa dall’affetto per l’ex pugile e dal fatto che banda di malviventi una si impegni a difesa dell’ordine, contribuirà in massa a realizzare il grande sogno: la fine della violenza e l’estinzione delle gangs dove, in una atmosfera di grande poesia, assistiamo alla nascita di un campione tra le bellezze archeologiche di una Italia a lungo sognata e alla fine, ritrovata