La moglie del sarto (opera seconda)

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La moglie del sarto

La moglie del sarto

titolo originale:

La moglie del sarto

sceneggiatura:

Massimo Scaglione, Rosaria Gaudio

fotografia:

montaggio:

scenografia:

musica:

Rosario Gaudio, Gaetano Romeo

produzione:

Red Moon Films, con il contributo del Ministero della Cultura, con il sostegno della Fondazione Calabria Film Commission

paese:

Italia

anno:

2012

formato:

colore

uscito il:

15/05/2014

premi e festival:

È la storia di Rosetta (interpretata da Maria Grazia Cucinotta), avvenente siciliana delle Isole Eolie, fiore ammaliante di un paesino della Calabria "perla della costa Tirrenica", avanza orgogliosa nella vita a fianco del marito Edmondo, calabrese e sarto per soli uomini, il più bravo del paese e dei dintorni; entrambi orgogliosi della loro sartoria "salotto della cittadina tirrenica" e della figlia Sofia (Marta Gastini) di venti anni bella e passionale.
All'improvvisa morte del marito, all'apice del successo artistico ed economico, Rosetta e Sofia rimangono sole, abbandonate da tutti, parenti ed amici, ma reagiscono buttandosi a capofitto nell'unica e assoluta risorsa che la vita offre loro, riaprono la bottega per rifare le sarte per soli uomini. La loro bellezza, la loro autonomia del lavoro e proprio la frequentazione nella sartoria di soli uomini attirano una girandola incontrollata di voci e di pettegolezzi, "sonorità tipiche della provincia di tutto il mondo": quella bottega sarebbe solo la copertura ad altre attività.
Un'amica di famiglia, Adelina con l'intento di aiutarle a risanare ogni cosa, combina un matrimonio all'ormai matura Sofia con un bel giovane un artista da strada, Salvatore Ma il matrimonio non risolve i loro problemi.
Quando i tre -- Rosetta , Sofia e Salvatore - sono sul punto di dividere le loro strade, con la "Sicula " sempre di più preoccupata per l'imminente catastrofe, ecco l'inaspettata sorpresa...
La storia si delinea e ruota attorno alla sartoria e alle gesta dei protagonisti principali: Rosetta, Sofia, Salvatore e gli abitanti del paesino calabrese.
Questi cittadini, specularmente simpatici, sfociano in goffaggine e comicità, che prende il sopravvento rendendo la storia intera anziché grottesca e pesante, fresca e gradevole, come le tradizionali "commedie all'italiana" che hanno reso grande il nostro cinema ed hanno fatto conoscere nel mondo le bellezze del nostro Paese.
Il film è ambientato, per intero, nella regione dove il mare turchino contorna i vecchi borghi e il verde dei mondi. in un paesaggio unico e da mozzafiato come solo la Calabria sa regalare.
Il film, vuole essere un elogio alla continuità alla vita, senza pregiudizi e giudizi, la conferma che l'uomo sin dai tempi antichi ha creato le botteghe come sviluppo della sopravvivenza fino a far diventare le botteghe stesse un fulcro dello sviluppo economico.
Proprio la difesa di una bottega per sarto, dà il pretesto alle due donne "Rosetta" e "Sofia" di raccontare una storia di passione e di amore di una madre verso una figlia, coinvolgente e commovente, ambientando il film lungo la costa del tirreno cosentino.