titolo originale:
Parlami di Lucy
titolo internazionale:
Eyes Shut
regia di:
cast:
Antonia Liskova, Michael Neuenschwander, Linda Mastrocola, Mia Skrbinac
sceneggiatura:
Giuseppe Petitto, Kim Gualino
fotografia:
montaggio:
Giuseppe Petitto, Annalisa Forgione, Elio Gentile
scenografia:
costumi:
musica:
produttore:
produzione:
Martha Production, Ventura Film, Gustav Film, Rai Cinema, con il contributo del Ministero della Cultura, con il sostegno di RSI Radiotelevisione Svizzera Italiana, Eurimages, IDM Film Commission Südtirol, Trentino Film Commission
distribuzione:
vendite estere:
paese:
Italia/Svizzera/Slovenia
anno:
2015
durata:
84'
formato:
HD - colore
uscito il:
19/04/2018
Nicole è una donna attenta a controllare la propria vita fin nei più insignificanti dettagli. È una madre e una moglie. Madre di Lucy, una bambina di otto anni solitaria e problematica che Nicole vorrebbe plasmare a sua immagine. Moglie di Roman, uomo affascinante e più grande di lei di qualche anno, colpevole di aver macchiato il loro matrimonio con un tradimento.
Nell’affrontare le difficoltà familiari che la turbano, Nicole agisce con risolutezza e razionalità, a volte sfiorando l’insensibilità. Ma quando Lucy viene minacciata da una misteriosa forza
dall’origine intangibile, le certezze di Nicole vacillano.
Lucy si sveglia durante il sonno vagando in solitudine nel buio della notte. Sogni inquietanti e inspiegabili tormentano Nicole. Strane voci e presenze si manifestano all’improvviso nella loro isolata villa di montagna. La ragione non è più sufficiente a spiegare gli angoscianti fenomeni che si palesano. Lucy è in pericolo e Nicole deve trovare la forza di mettere in discussione tutte le proprie certezze per salvare la bambina.
Ma più Nicole crede di avvicinarsi alla causa di quell’incubo, più il pericolo diventa incombente, reale, tangibile. Nicole comprenderà che la soluzione dell’incubo si nasconde molto più vicino di quanto pensasse.
NOTE DI REGIA:
La mente di Nicole è popolata dalle sfuggenti tracce di un doloroso ricordo, involontariamente rimosso. Solo attraverso un faticoso percorso di auto analisi innescato dai discreti, ma sempre più significativi, eventi della storia, Nicole riesce ad interpretare la terribile verità nascosta dietro le profonde barriere che annebbiano la sua memoria. Palcoscenico del racconto è un’isolata casa. Le sue mura testimoniano la vita di una famiglia, solo apparentemente serena, un ambiente che, da ospitale e rassicurante, si trasforma in claustrofobico e ostile.
La disgregazione del piccolo nucleo è giunta al punto di non ritorno.
Il film ne racconta le ultime fasi, in una progressione drammatica che attraversa diversi generi e accompagna il pubblico verso la conclusiva evoluzione psicologica, fino ad imporre la definitiva, e corretta, interpretazione della realtà.