vedi anche
titolo originale:
Dreaming Alaska
regia di:
cast:
Emanuele Valla, Dario D'Ambrosio, Tania Tuccinardi, Silvia Rossi, Gian Marco Schiaretti, Fabrizio Voghera, Emanuele Sani
sceneggiatura:
fotografia:
Claudio Coloretti
montaggio:
musica:
Silvio Grassi, Vito Lafiandra
produttore:
produzione:
paese:
Italia
anno:
2012
durata:
112'
formato:
colore
uscito il:
08/05/2012
premi e festival:
Alan, come desiderava, è diventato un geologo di fama internazionale, costretto alla quotidianità di una cattedra presso la locale università, quando in realtà vorrebbe essere sul campo tra le mille avventure che afollavano i suoi sogni d'infanzia.
Thomas sognava di diventare un regista sulle orme dell'amato Steven Spielberg, e lo è diventato regista, ma televisivo. In poche parole si sente come Napoleone sull'Isola d'Elba, prigione dorata sì, ma pur sempre in prigione.
Da piccoli i due avevano un sogno comune: l'Alaska, quell'infnita terra ancora illibata, preservata nella sua verginità da una spessa coltre di neve. Questa passione era tanto grande da spingerli, in una giornata di neve, tanto rara dalle loro parti, a concepire e realizzare un piccolo flm: “Alaska”.
I due crebbero, con i loro sogni, le loro illusioni e anche qualche delusione. Sta di fatto che le strade si divisero e i contatti andarono lentamente dissipandosi. Il loro sogno di bambini di andare in Alaska era destinato a rimanere tale.
La fortuna si presentò per entrambi sotto forma di crisi esistenziale. Alan infatti, vedendosi negare per l'ennesima volta l'autorizzazione a organizzare una spedizione scientifca con la scusa: “Ci servi qui”, decise che era ora di staccare la spina, mettersi in aspettativa e andarsene in montagna, il luogo che più di ogni altro evocava in lui il sentore dell'Alaska. Anche Thomas, alla notizia che il programma televisivo da lui diretto sarebbe stato “momentaneamente sospeso” per lasciare spazio a un orrido “reality-talent show”, decise di mollare tutto, mettersi in aspettativa e andarsene in montagna, luogo che anche per lui più di ogni altro evocava le lontane terre d'Alaska.
Il caso volle che i due, che da anni non si vedevano, si ritrovassero per un maldestro gioco della casualità nello stesso albergo. Come era logico che fosse, il tempo, che con fare premuroso annebbia ogni ricordo e percezione, fece sì che nessuno riconobbe l'altro. Fino a quando una sera i due si ritrovarono, grazie al destino travestito da VHS del caro vecchio “Alaska”.
Da qui i due iniziano a tessere le fla della loro esistenza fno al raggiungimento della consapevolezza comune. Forse non riusciranno mai ad andare in Alaska, intesa come luogo fsico e, anche se ci riuscissero, molto probabilmente ne rimarrebbero profondamente delusi, perchè la vera Alaska è quel sogno dentro di loro e ha la forma di cui la loro esistenza l'ha plasmata. Forse, più che trovare quella terra lontana, la vera esigenza è ritrovare loro stessi.