titolo originale:
Tralalà
regia di:
cast:
Kári Stefánsson, Jón Baldvin Hannibalsson, Bryndis Schram Ómar Djermoun, Thor Vilhjálmsson, Friðrik Þór Friðriksson, Elísabet Jökulsdóttir
sceneggiatura:
Alessandro Cremonesi
musica:
Lagash, Alessandro Cremonesi
produttore:
produzione:
Rossofuoco, con il sostegno di Regione Piemonte - Piemonte Doc Film Fund, Film Commission Torino Piemonte
paese:
Italia
anno:
2012
durata:
52'
formato:
Digi Beta Pal - colore
status:
Pronto (25/07/2012)
premi e festival:
L’Islanda vista da un duo di video-artisti che vi hanno trascorso sei mesi in cerca di nuove ispirazioni: delle cinque opere realizzate Tralalà è forse la più emozionante e spontanea: nata come videoinstallazione a cinque schermi, è diventata un documentario / spaccato della vita sull’isola vulcanica più grande del mondo poco prima del crack economico dello stato islandese nel 2008.
Storia, disagi, ricchezze, business, lavoro, nebbia, fumi suddivisi per cantiche, come in poetico un viaggio ultraterreno, in cui l’uomo deve sempre confrontarsi con Madre Natura.
L’illusione di un benessere diffuso a tutti i livelli, i miti e la fede panteistica, le consuetudini ancestrali di una comunità dalla forte identità originaria, compone il sostrato economico-culturale di quella che sarà un’intera generazione di kreppa babies, “figli della crisi”, che muoveranno i loro primi passi su un terreno reso impervio e insidioso dai recenti sconvolgimenti economici mondiali: ecco quindi la manifestazione più nitida della nemesi storica, in cui le colpe dei padri – rei di avere aderito senza remore al sistema capitalistico occidentale e soprattutto di avere subito supinamente l’attrazione magnetica esercitata dagli Stati Uniti – ricadono inesorabilmente sui figli.