titolo originale:
Noi siamo Francesco
titolo internazionale:
We are Francesco
regia di:
cast:
Elena Sofia Ricci, Mauro Racanati, Gabriele Granito, Paolo Sassanelli, Mariolina De Fano, Luigi Diberti, Cristiana Vaccaro, Gelsomina Pascucci, Diletta Acquaviva
sceneggiatura:
fotografia:
montaggio:
scenografia:
costumi:
musica:
Flo, Orchestra Joubès, Sineterra, Sunneva
produttore:
produzione:
Arancia Cinema, con il contributo del Ministero della Cultura, con il sostegno di Apulia Film Commission
distribuzione:
paese:
Italia
anno:
2014
durata:
90'
formato:
colore
uscito il:
25/06/2015
premi e festival:
Francesco è un ragazzo di 22 anni che non ha le braccia dalla nascita; il resto del suo corpo è ‘normale', anzi, piuttosto bello e ben formato. Col tempo ha imparato ad utilizzare le gambe come unici arti, mentre i piedi sono diventati le sue specialissime e abilissime mani. Francesco vive con sua madre, Grazia, un famoso architetto di Bari. E' uno studente universitario modello ed ha un amico, Stefano, che per lui è come un fratello. Francesco però, a differenza dell'amico, non ha ancora mai vissuto le gioie dell'amore, e la cosa per lui, che ha più di vent'anni, inizia a rappresentare un problema.
NOTE DI REGIA:
Questo tema così difficile e delicato è anche estremamente attuale. Ci sono molti dibattiti
sull’argomento, come si può notare dalle poche frasi che vi ho riportato qui sopra, e le risposte non
sono per niente facili e scontate. Attraverso testimonianze vere di ragazzi disabili ho maturato
quindi la storia che vi sto proponendo e le difficoltà che la madre del nostro film incontra
nell’aiutare il figlio ad avere una vita intima autonoma e soddisfacente sono tratte da testimonianze
vere. Sono certa inoltre, nonostante la “crudezza” dell’argomento, che questa storia sia piena di
amore, vitalità e di leggerezza, e con un po’ di presunzione ritengo che sia anche necessaria.
L’ironia inaspettata dei disabili che ho incontrato lavorando lungamente a questo progetto mi ha
dato il coraggio e la certezza che dopo il primo impatto di disagio quello che sarebbe rimasto
fondamentalmente guardando il film sarebbe stato semplicemente il “banale” fatto che siamo tutti,
qualsiasi sia la nostra condizione fisica, pieni delle stesse paure e degli stessi desideri e che la storia
di Francesco, il mio protagonista che è nato senza gli arti superiori, potrebbe essere benissimo
quella di un ragazzo “normale”.
Naturalmente io credo molto in questa storia, come non potrei, avendola pensata, scritta e diretta, e
vorrei aggiungere che infondo ho semplicemente raccontato una storia d’amore…