titolo originale:
Istintobrass
regia di:
cast:
Tinto Brass, Gigi Proietti, Helen Mirren, Franco Branciaroli, Serena Grandi, Ken Adam, Marco Müller, Marco Giusti, Gianni Canova, Yuliya Mayarchuk
sceneggiatura:
Massimiliano Zanin, Tinto Brass, Caterina Varzi
fotografia:
Timoty Aliprandi, Luca Giberti
musica:
Antonello Aprea
produzione:
paese:
Italia
anno:
2013
durata:
92'
formato:
colore
status:
Pronto (26/07/2013)
premi e festival:
Trenta film realizzati, premio della critica a Venezia, due “Biglietti d’oro”, una retrospettiva di dieci film dedicatagli dalla Cinémathèque Française di Parigi, tempio della cinematografia mondiale. Tinto Brass è uno dei più importanti registi italiani, riconosciuto in tutto il mondo come il maestro del cinema erotico d’autore. Il documentario racconta la sua storia, gli anni della formazione a Parigi alla Cinémathèque Française a fianco di Roberto Rossellini e Joris Ivens a discutere di cinema con altri giovani cineasti – Bresson, Godard, Truffaut – agli albori della Nouvelle Vague. Il ritorno in Italia e i primi capolavori come Chi lavora è perduto, L’urlo, Nerosubianco, espressione di un cinema anarchico, innovativo, sperimentale e pieno d’invenzioni linguistiche. Una cinematografia quasi dimenticata che il documentario cerca di riportare alla luce grazie all’analisi di Marco Müller, Gianni Canova, Marco Giusti, per poi approdare al cinema sul potere di Salon Kitty e Caligola che ottiene un enorme successo di pubblico. Via via fino ad arrivare all’oggi, al Brass personaggio mediatico e alla sua iconografia del piacere erotico e voyeuristico, nei racconti di Gigi Proietti, del premio Oscar Helen Mirren, dell’attore feticcio Franco Branciaroli, di Serena Grandi, di Franco Nero e del due volte premio Oscar Sir Ken Adam.