Su di un ponte un uomo (Luca Guastini) ed una donna (Azzurra Rocchi) qualunque, nella vana quotidianità di una di tante giornate, si incontrano, si guardano, si parlano. Condividono coincidenze, le raccontano l'uno all'altro reciprocamente, naturalmente. Ogni particolare che uno espone è lo stesso che l'altro ha dentro di sé: un libro, uno stesso autore, l'imbarazzo, un lieve sorriso, il cuore che batte più in fretta, la sensazione di volare.
Lo scenario non è chiuso, si riempie di sogni alle cui spalle scorre inesorabile il tempo, il fiume, un bacio. La vita li circonda con un uomo in bicicletta (Manuel Casella), una signora anziana (Lina Bernardi) che nasconde la sua solitudine dietro una finestra, un bambino (Federico Russo) che ha tra le mani il suo passato ma che lo lascia fondersi con il suo futuro, una donna (Anna Safroncik) che beve, respira la vita.
I due volti in primo piano, ancora. Il loro tempo che per l'istante di un sogno si è fermato. Ad un tratto la consapevolezza. Forse non sono coincidenze.