titolo originale:
La settima onda
regia di:
cast:
Francesco Montanari, Alessandro Haber, Valeria Solarino, Imma Piro, Antonino Iuorio, Marco Baldini, Tony Sperandeo, Paco de Rosa, Donatella Pompadur
sceneggiatura:
fotografia:
scenografia:
costumi:
musica:
produttore:
produzione:
paese:
Italia
anno:
2014
durata:
90'
formato:
colore
uscito il:
24/05/2018
premi e festival:
Su un mirabile sfondo di mare cristallino, sole, terre brulle e profumi mediterranei, due uomini, due vite profondamente diverse tra loro sono destinate ad incontrarsi.
Le loro storie si intrecciano in uno strano ma intenso legame, che semplicemente nasce e cresce, pur contaminato da sofferenze passate e presenti, sopite e mai lenite.
E’ la storia di Tanino, un giovane pescatore di un paese del Sud, appassionato e sognatore, provato quotidianamente da vicende famigliari e personali un po’ sfor
tunate, che un giorno ha un incontro con qualcuno con cui, a poco a poco, scopre di avere in comune un insospettabile e quanto mai profondo amore per qualcosa che finisce per renderli molto simili nelle loro diversità.
Tanino ha una giovane moglie dal carattere forte, che ama i bambini quasi segretamente, che lotta ogni giorno con lui contro le difficoltà di una esistenza umile, semplice, resa ancora più complicata dalla presenza incombente della madre di lei, volitiva, critica e profondamente in contrasto con lui, che non ha mai ritenuto all’altezza della sua unica e amata figlia.
La loro vita si avvicenda con attimi di profonda amicizia tra Tanino e Vittorio, anche lui pescatore, cui è legato dall’infanzia. Le loro scelte ingenue e disperate sono subdolamente condizionate dalla inquietante presenza di un magnate del pesce, un personaggio temuto in paese, un leader cattivo che inevitabilmente manipola le loro ambizioni e le tramuta in atti temerari che mettono a rischio la loro vita.
La storia semplicemente si svolge, tra profonda emozione, dolore, incanto e momenti di estrema interiorità, che ciascuno dei personaggi piano piano lascia trapelare, fino a travolgere lo spettatore in ciascuna delle vicende personali che la compongono, come finestre di vita che potrebbero essere quella di ognuno di noi.