titolo originale:
Pecore in erba
titolo internazionale:
Burning Love
regia di:
cast:
Davide Giordano, Anna Ferruzzo, Bianca Nappi, Mimosa Campironi, Paola Minaccioni, Omero Antonutti, Alberto Di Stasio, Francesco Russo, Marco Ripoldi, Niccolò Senni, Massimo De Lorenzo, Josafat Vagni, Massimiliano Gallo, Antonio Zavatteri, Andrea Radoccia, Lorenza Indovina, Carolina Crescentini, Vinicio Marchioni, Francesco Pannofino, Francesco Arca, Tinto Brass, Giancarlo De Cataldo, Elio, Carlo Freccero, Gianni Pacinotti aka Gipi, Giancarlo Magalli, Kasia Smutniak, Linus, Mara Venier, Andrea Radoccia, Fabio Fazio, Enrico Mentana, Corrado Augias, Tommaso Mercuri, Valerio Cerullo, Manuel Mariani, Gianni Canova, Claudio Cerasa, Ferruccio De Bortoli, Vittorio Sgarbi
sceneggiatura:
Alberto Caviglia, Benedetta Grasso
fotografia:
montaggio:
scenografia:
costumi:
musica:
produttore:
produzione:
On My Own, con il contributo del Ministero della Cultura, in associazione con Paola e Ricky Levi
vendite estere:
paese:
Italia
anno:
2015
durata:
85'
formato:
colore
uscito il:
01/10/2015
premi e festival:
Luglio 2006. Leonardo Zuliani è scomparso. Da Trastevere la clamorosa notizia diventa vera e propria emergenza nazionale mentre un innumerevole gruppo di seguaci si accalca davanti alla casa del giovane attivista. La mamma è disperata, il quartiere paralizzato. Alla televisione ogni canale parla di lui, tutte le autorità esprimono la loro solidarietà alla famiglia. Molti non vogliono crederci, forse sperano sia un’altra delle sue trovate. Genio della comunicazione, fumettista di successo, stilista visionario, scrittore di grido, attivista dei diritti civili: ma chi è veramente Leonardo? Con l’aiuto di autorevoli esperti e personalità di spicco, il film ne ripercorre la vita, gettando finalmente luce su un personaggio chiave dei nostri tempi.
NOTE DI REGIA:
Pecore in erba è un film nato per rispondere a una domanda: esiste ai giorni nostri una nuova chiave per parlare di antisemitismo in modo da coinvolgere e sensibilizzare riguardo un tema così delicato? Questo fenomeno così antico e purtroppo allo stesso tempo attuale non ha mai suscitato un grande interesse oltre a quello storiografico. Inoltre la cultura moderna e i fatti più recenti, a mio avviso, lo stanno rendendo sempre più difficilmente riconoscibile, poiché molte sue forme sono attribuite a fenomeni diversi. La mia ricerca è nata da un vero e proprio confronto con le dinamiche sociali di questi ultimi trent’anni, e mi ha portato ad affrontare il tema con l’utilizzo della satira, rompendo quei tabù che mi impossibilitavano a sviscerare l’argomento con un approccio più classico. L’antisemitismo è un fenomeno così radicato che sarebbe riduttivo pensare di poterlo riscontrare solo nei gesti più estremi o nelle forme più esplicite; le sue forme più diffuse e difficili da combattere sono infatti le manifestazioni apparentemente inconsapevoli. Quest’opera è un modo per portare alla luce e ridicolizzare l’ipocrisia e il pregiudizio (coscienti o no), invitando a riflettere sulle sfumature di questo fenomeno e sul nostro modo di porci riguardo a esso.