titolo originale:
Qualcosa di noi
regia di:
cast:
Jana, Laura Pizzirani, Orso Jacopo Tosco, Monica Guarini Matteucci, Camillo Acanfora, Paolo Carati, Lorenzo Pullega, Eva Brugnettini, Andrea Forgione, Luigi Brandonisio, Francesco Tedeschi, Elisabetta Sinopoli, Emanuela Busà, Michele Ottoveggio, Laura Cimino, Giulia Rovelli
sceneggiatura:
Wilma Labate, Michele Cogo, Sara Olivieri
fotografia:
montaggio:
musica:
Angelo Olivieri
produttore:
produzione:
Bottega Finzioni, Luce Cinecittà, TraLab, con il contributo del Ministero della Cultura, con il sostegno di Regione Lazio
distribuzione:
paese:
Italia
anno:
2014
durata:
74'
formato:
colore
uscito il:
09/04/2015
premi e festival:
Un gruppo di allievi di una scuola di scrittura di Bologna, “Bottega Finzioni”, una signora di quarantasei anni che fa la prostituta da undici, Jana, si incontrano in un borgo sulle colline di Sasso Marconi, in una casa che fu teatro d’incontri d’amore a pagamento.
Il corpo, azienda di Jana, e il denaro sono gli elementi da cui parte il racconto.
Gli allievi sono dodici, sui trent’anni più o meno, in cerca di ispirazione, lavoro, certezze e c’è Laura, attrice occupante del Teatro Valle e Paolo, proprietario di un bel ristorante, aspirante scrittore disincantato.
L’avventura messa in scena nel borgo li appassiona tutti, sono i primi ad arrivare e gli ultimi ad andare via. E Jana, con la sua presenza maliziosa e rassicurante, rimuove le timidezze come un cavatappi.
I ragazzi si abbandonano alla magia di un piccolo set mettendo in scena se stessi in una tensione ludica, a fior di pelle, mentre lei si lascia tradire dalle sue contraddizioni.
Iano (si chiama proprio così il borgo) a giugno è una distesa gialla di grano che balla col vento, dove un gruppo di ragazzi si è avventurato tra le spighe alte correndo e ridendo. Se li becca il contadino, non gli piacerà, ma a loro sembra non importare, in fondo una trasgressione così è più eccitante degli esercizi da camera da letto e i sentimenti sono più pornografici del sesso.
Forse sono proprio quelli il vero tabù.
E in campagna si diventa tutti infantili, compresa Jana.
Chiuso il set di Iano, i più intraprendenti sentono che l’esperienza non si è ancora conclusa e vogliono seguire Laura a Roma, nel teatro Valle occupato.