Un giovane pittore torna nella casa della madre, da cui era stato allontanato da piccolo. Gli è stata diagnosticata la sifilide, ma la sua condotta a Parigi è stata tutt’altro che ‘libertina’.
Le lettere con cui è stato amorevolmente cresciuto dalla donna, e il cui contenuto riferiva di una personalità paterna limpida, morale, benefattrice, non rendono chiarezza alla terribile diagnosi ricevuta.
Ma per far parlare questa giovane vedova, la sua cattiva coscienza, la sua contorta personalità, ci vuole ben’altro, che una semplice, diretta, schietta interrogazione...