titolo originale:
Priso - Dove chi entra urla
regia di:
cast:
Daniele Forenza, Valerio Altini, Giovanni Sada, Chiara Sgherza, Vito Cassano, Lorenzo D’Armento, Pasquale Paparella, Vincenzo Panzarino, Serban Ionut-Irinel, Vito Napolitano
sceneggiatura:
Fabrizio Pastore, da un racconto originale di Alessandra Minervini
fotografia:
Domenico Trotta
montaggio:
Fabrizio Pastore, Valeria Passiatore
musica:
Fabrizio Pastore, Antonello Arciuli
produttore:
Rosamaria Sassi
produzione:
paese:
Italia
anno:
2015
formato:
colore
Il film è ambientato a Bari e racconta la vita di un uomo segnato fin dall'infanzia da un soprannome ingiurioso, Priso - ''recipiente destinato a raccogliere l'urina e le feci'' - che non lo abbandonerà mai.
Priso cresce applicando la strategia dell'auto-sabotaggio, disertando la vita per mantenersi ai margini di una società che lo disprezza, restando nella zona sicura del fallimento esistenziale.
Almeno fino all'incontro con Bartolo, insegnante di scuola guida e profeta sgangherato che gli spiega la sua teoria: tutti hanno un “prurito” da cui non possono liberarsi e che procura loro dolore e sofferenza.
Priso allora concepirà l’idea di un posto “dove chi entra urla”, uno spazio utopico e surreale in cui lasciare il proprio prurito e liberarsi delle angosce più profonde. Un grande successo.
Come se bastasse essere accettati dagli altri per accettare se stessi e affrontare il proprio “prurito”.
«II surrealismo è la magica sorpresa di trovare un leone nell’armadio dove si voleva prendere una camicia.» (F. Kahlo, 1939)"